Finalmente qualche notizia positiva sui redditi disponibili dei cittadini italiani. Nel 2013 il crollo degli introiti si è, infatti, arrestato. Ad affermarlo e la Banca d’Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria.
“La ripresa ciclica si va estendendo ma resta fragile”, afferma il dossier di via Nazionale. Praticamente la fine del tunnel della crisi si vede, ma non è dietro l’angolo. Le famiglie nostrane hanno resistito grazie al basso livello di indebitamento ed ai risparmi, ma la crisi è stata feroce. Circa il Def, Bankitalia si mantiene cauta nell’affermare come “in base ai programmi dal 2015 si raggiungerebbe un sostanziale pareggio di bilancio in termini strutturali e il debito in rapporto al Pil inizierebbe a ridursi”.
Le altre fonti descritte da Palazzo Koch affermano come le esportazioni abbiano registrato nuovamente vitalità, mentre il mercato immobiliare non accenni a migliorare, nonostante i mutui riprendano intensità dopo anni drammatici: +9,3% nei primi tre mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013. Il che, in numeri assoluti, è lontano anni luce rispetto all’inizio della crisi (che negli Stati Uniti, è bene ricordarlo, è cominciata proprio a causa di mutui ‘intossicati’, ovvero insolvibili), ma che è un primo tirare su la testa, ipotetico prodromo dal quale possano continuare altri miglioramenti.
Daniele Errera