Mediaset, il 9 aprile l’udienza per decidere se dichiarare estinta la pena di Berlusconi
Arriverà entro i primi giorni della prossima settimana il provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Milano chiamato a decidere se dichiarare o meno estinta la pena per Silvio Berlusconi condannato definitivamente a 4 anni di carcere, 3 dei quali coperti da indulto, per il caso Mediaset. Il 9 aprile si terrà l’udienza dei giudici durante la quale, senza il contraddittorio tra le parti, si valuteranno le relazioni, in particolare dell’Uepe e dell’Istituto Sacra Famiglia. Entro 5 giorni verrà depositata la decisione.
Mediaset, le tappe della sentenza
Silvio Berlusconi lo scorso 8 marzo ha concluso i 10 mesi e mezzo di affidamento in prova ai servizi sociali, al netto dello sconto di 45 giorni di liberazione anticipata concessagli dal giudice Beatrice Crosti. Il leader di Forza Italia il 15 aprile dell’anno scorso aveva ottenuto, su sua richiesta, la possibilità di scontare l’anno residuo della pena inflittagli dalla Cassazione in affidamento in prova ai servizi sociali, misura alternativa alla detenzione. Il 23 aprile successivo, con la firma delle prescrizioni davanti al dirigente dell’Ufficio Esecuzione Penale esterna di Milano, Severina Panarello, l’ex Cavaliere ha di fatto cominciato il suo percorso di riabilitazione che prevedeva, tra l’altro, anche attività di assistenza agli anziani ricoverati all’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone e colloqui a cadenza fissa con gli assistenti sociali. All’ex premier è stato consentito di mantenere l’agibilità politica. Nell’udienza di dopodomani il Tribunale di Sorveglianza, presieduto dal presidente Pasquale Nobile de Santis, con Beatrice Crosti giudice a latere e due esperti, dovrà valutare le relazioni conclusive sul comportamento durante l’affidamento in prova dell’ ex capo del Governo. Dopo di che il giudice Crosti entro cinque giorni dovrà depositare il provvedimento con cui si dichiarerà o meno estinta la pena. A questo punto Berlusconi per legge sarà libero e potrà anche riavere il passaporto e quindi recarsi all’estero. La Procura generale ha però la facoltà di impugnare l’eventuale declaratoria di estinzione della pena. Stessa facoltà hanno i legali dell’ex presidente del Consiglio qualora non venga dichiarata l’estinzione della pena.