La sinistra piange la scomparsa di Giovanni Berlinguer

È stata riaperta questa mattina alle 8, nella sala della Protomoteca del Campidoglio, la camera ardente per Giovanni Berlinguer (figlio dell’avvocato e politico Mario, fratello del leader comunista Enrico) scomparso a Roma, nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 aprile, all’età di 90 anni. Oltre a quella donata ieri dal sindaco di Roma Ignazio Marino, sul fondo della sala è stata deposta una corona di fiori bianchi e blu, firmata dal presidente della Regione Lazio. Sono appena arrivati in Campidoglio, per dare l’ultimo saluto a Giovanni Berlinguer, l’ex premier Massimo D’Alema e il deputato Pd Stefano Fassina.

Giovanni Berlinguer, politico e medico

Giovanni Berlinguer nato a Sassari il 9 luglio del  1924 è stato un politico e docente italiano di medicina sociale. Figlio dell’avvocato socialista Mario Berlinguer, Giovanni Berlinguer si è laureato a ventotto anni in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma.

Sergio Mattarella ricorda Giovanni Berlinguer come “limpida figura” Mentre Renzi parla della “affilata coscienza critica della sinistra italiana ed europea, uomo di scienza mite ed appassionato che tanto ha contribuito al dibattito culturale e politico del Paese”.

“Con Giovanni Berlinguer scompare un’altra figura del Novecento di alto profilo, sia dal punto di vista culturale che umano. In un momento tanto cupo della nostra storia, questo triste evento ci consegna l’eredità preziosa dell’esempio di tutta una vita. Ora siamo tutti più poveri ma la storia di Giovanni Berlinguer può insegnare molto alle nuove generazioni: l’impegno quotidiano, il rigore della scienza, la limpidezza nell’azione politica e l’umanità della persona”. Lo afferma in una nota il presidente Assemblea capitolina, Valeria Baglio.

Funerali Mercoledì ore 10

I funerali si svolgeranno mercoledì alle 10 nell’Aula magna del rettorato dell’Università La Sapienza di Roma.