Nel residence di Settimo Torinese di proprietà dell’esponente del Carroccio Gianluigi Cernusco, 66 anni, ove era situata la sede della locale Lega Nord, non avvenivano solamente incontri politici.
È quello che sospetta la procura di Ivrea che tenendo d’occhio lo stabile per alcune irregolarità amministrative ha notato uno strano via vai di ragazze all’interno della struttura scoprendo che un paio di appartamenti sarebbero stati affittati ad alcune ragazze dell’est per poter esercitare la loro “attività”. Una di queste, una ventiquattrenne romena, sarebbe stata anche sorpresa alla guida di una Smart senza patente.
Lega Nord, il proprietario: “Non ne sapevo nulla”
Il proprietario leghista ha dichiarato di non saperne nulla: “ Cado dal pero. Ricordo soltanto che a febbraio la polizia ha controllato tutte le stanze. Poi sono andati via senza dirmi nulla. So solo che abbiamo dovuto adeguare la struttura alla normativa sulla prevenzione antincendio, ma non mi risulta affatto che nel residence ci fossero delle prostitute”. In ogni caso Cernusco, pur essendosi dichiarato estraneo ai fatti ridimensiona lo scandalo esprimendo le sue convinzioni in materia di prostituzione: “Per altro io sarei pure favorevole all’apertura delle case chiuse”.
In ogni caso il cittadino leghista dovrà rispondere dell’accusa di “avere agevolato e favorito la presenza di ragazze che all’interno della struttura si prostituivano”. Le irregolarità amministrative avevano comunque portato alla chiusura del residence, riaperto solamente in via provvisoria, in attesa che si indaghi sulle accuse mosse a carico di Cernusco.