Come voterebbero i nuovi italiani? A questo interessante quesito prova a rispondere un interessante sondaggio della Fondazione Leone Moressa, pubblicato martedì 7 Aprile dal quotidiano Repubblica.
Riassumendo si può affermare che gli stranieri non nutrono molta fiducia nella classe politica, stimano particolarmente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, guardano con interesse alla coalizione sociale di Landini ma sono presenti sostanziali differenze a seconda dei Paesi di provenienza: gli africani e gli asiatici guardano a sinistra, i cittadini provenienti dall’Europa dell’Est manifestano simpatie per la destra. Il 75,9% si recherebbe alle urne, tra questi i più interessati sarebbero gli uomini con più di quarant’anni africani (81%) e asiatici (88%). Tra coloro che risulterebbero astenuti (24,1%), la maggioranza dichiara che i politici sono tutti uguali (69,2%), uno su quattro mostra disinteresse verso la politica e i restanti si sentono non considerati dalla classe dirigente perché immigrati.
Collocazione politica– In generale in quale area politica si collocherebbero “gli stranieri italiani”? Il 38,9% di essi si colloca a sinistra, di poco staccati sono quelli che si definiscono di centro 35,2% e circa un quarto a sorpresa si dichiara di destra. Prevalenza per la sinistra dunque ma non plebiscito come erroneamente l’opinione pubblica è portata a pensare. Tra l’altro è bene sottolineare che tra i neo-comunitari,che possono votare alle prossime elezioni come bulgari e romeni, come detto, ci sia un evidente simpatia per il centro-destra essendo reduci dai regimi dittatoriali comunisti.
Ipotetiche Intenzioni di voto– Arrivando alle intenzioni di voto, il padrone è il Pd di Matteo Renzi che raccoglie il 43,7% delle preferenze. Nettamente staccate le altre formazioni politiche: il M5S ottiene 18,8%, Forza Italia si abbasserebbe al 10%, ottimo sarebbe il risultato del Nuovo Centro Destra che si avvicinerebbe al 10% superando Sel con il 9%. Ovviamente è crisi profonda per la Lega Nord (2,8%) e Fratelli d’Italia (4,6%).
In conclusione i ricercatori della fondazione Leone Moressa scrivono che ” il dibattito sull’immigrazione si sviluppa senza tenere conto dei diretti interessati, che non essendo cittadini italiani non hanno diritto alla partecipazione elettorale. Il risultato della ricerca conferma ancora una volta che l’immigrazione è una realtà molto più complessa di come la si potrebbe immaginare, non facilmente riconducibile a luoghi comuni e immagini stereotipate“.