La possibile demolizione dello stadio milanese di San Siro sta spaccando in due tutta quella parte di Italia che si interessa alla situazione. Parliamo certamente di uno degli stadi più gloriosi del mondo, in piedi dal lontano 1926 e che al suo interno ha ospitato decine di titoli vinti suddivisi tra Inter e Milan.
La recente assegnazione delle Olimpiadi Invernali del 2026 potrebbe essere un compromesso, con la struttura che, se preservata, ospiterebbe la manifestazione durante il centenario della sua inaugurazione.
Tornando a chi è favore e chi contro la demolizione, il club di questi ultimi da oggi può annoverare ufficialmente un altro grande presidente del club del passato. Dopo Massimo Moratti, infatti anche Silvio Berlusconi ha ammesso di essere contrario all’abbattimento dello storico impianto.
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Le parole di Silvio Berlusconi su San Siro
Queste le parole in merito alla faccenda dell’ex presidente rossonero e attuale patron del Monza: “Ne costruiscano pure un altro, ma lasciando San Siro con altre funzioni. Ma poi come si fa a demolire una cosa che ha fatto vibrare il cuore di nerazzurri e milanisti per decenni? E dove abbiamo conseguito così tante vittorie? Anche il cuore ha la sua parte. Non sono dotato di poteri tali da potermi opporre, ma spero che il ragionamento e anche un po’ di romanticismo li porti a non decidere in questa direzione“.
È però anche netta l’apertura verso una nuova struttura: “Deve sorgere in un’area comoda. Ci sono partite dove 60 mila spettatori non basteranno. Abbiamo avuto partite con la richiesta di 100 mila biglietti, per esempio la finale di Coppa dei Campioni“.
Cresce dunque il numero degli oppositori, la maggior parte dei quali non disdegnerebbe comunque un secondo impianto, con San Siro che potrebbe avere un secondo ruolo o comunque ospitare le varie finali, un po’ come accade a Londra con il mitico Wembley.