Trionfo anche a Novara, ed è festa per il Palermo. I rosanero, alla sesta vittoria consecutiva, tornano in serie A dopo un solo anno nel purgatorio cadetto. Al Palermo sarebbe bastato un pari ma è arrivato l’11/o successo in trasferta. Una vittoria ampiamente meritata e lo score poteva essere più ampio. Il gol al 42′ del primo tempo, con una carambola su tiro di Dybala e ultimo tocco di Vasquez a un metro da Kosicky.
La partita non ha avuto storia, per la pochezza del Novara che si è visto dalle parti di Sorrentino solo in un’unica occasione, quando Rubino di testa aveva insaccato il gol del pari ma la rete è stata annullata per fuorigioco Il Palermo, seguito da oltre duemila tifosi che hanno cantato per tutta la durata dell’incontro, ha avuto altre occasioni per arrotondare il punteggio, ma qualche errore di troppo e un palo clamoroso colpito da Lafferty appena entrato dalla panchina hanno determinato l’1-0 finale. A fine gara un girotondo a centrocampo dei rosanero e poi la corsa sotto la curva degli ospiti ha dato il là alla festa per la promozione.
E anche i tifosi del Novara si sono uniti ai festeggiamenti dei siciliani. Una lunga cavalcata, quella del Palermo, conclusasi con cinque giornate d’anticipo, 11 vittorie in trasferta e 6 successi consecutivi nelle ultime giornate. A fine partita tutti i rosaneri hanno indossato una maglia bianca con un’enorme “A” tra le parole Siamo tornati sul petto e Scusate l’anticipo sulla schiena. “Hanno fatto un gran lavoro, i giocatori sono stati professionisti esemplari”, le prime parole del tecnico Iachini. “Abbiamo sofferto l’anno scorso, ci siamo presi la rivincita – gli ha fatto eco Hernandez – abbiamo riportato il Palermo dove merita: in serie A”. Felice di aver «mantenuto la promessa» anche il presidente Maurizio Zamparini: “È fatta e la prossima stagione si riparte con questo gruppo e con Iachini”.
L’ultimo bilancio
E pensare che quando uscì il bilancio dei rosanero qualche mese fa si notò subito come la retrocessione e una sessione di mercato meno ricca del solito fecero tingere di rosso il bilancio del Palermo, costringendo il numero uno Maurizio Zamparini ad accelerare quella caccia a soci finanziatori da lui già apertamente avviata nel recente passato per ridare al club siciliano il palcoscenico che meritava ed arrivato ieri a Novara in modo esaltante. Nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2013, analizzato da Calcio&Finanza, spicco’ innanzitutto l’ampliarsi della perdita da 4 a 19,38 milioni di euro. Una situazione di tensione economica che si ribalta anche sulla solidità patrimoniale.
Il patrimonio netto ha presentato un decremento di 12,6 milioni, passando da quota 26,1 a 13,4. Il capitale sociale è di 25 milioni e nel corso dell’esercizio è anche intervenuta la rinuncia a finanziamenti infruttiferi da parte dei soci, che per 6,76 milioni sono stati destinati a “versamenti in conto copertura perdita”. Denari impiegati, insieme a 1,1 milioni di altre riserve, a coprire il rosso 2013, rinviato a nuovo per i restanti 11,5 milioni. Per di più, nell’esercizio 2012/2013 il Palermo ha per la prima volta capitalizzato i costi inerenti al vivaio (8 squadre e 180 giocatori); una variazione contabile senza la quale il risultato d’esercizio e il patrimonio netto risulterebbero inferiori di oltre 900mila euro.
Nel verbale dell’assemblea che ha approvato il bilancio si specifica che “il presidente informa che in presenza di perdite di gestione tali da ridurre il capitale sociale al di sotto di determinate soglie di vigilanza i soci debbono deliberare opportuni provvedimenti”. Il riferimento è alla situazione per cui la perdita d’esercizio è superiore a un terzo del capitale sociale, che dispone la convocazione dell’assemblea che deve prendere i provvedimenti del caso.
I mancati diritti tv
A Palermo mancano soprattutto 5 milioni dalla cessione dei diritti televisivi (33,5 il totale) e si registra il tonfo (-61,5%) delle plusvalenze, che passano da 35,4 a 13,6 milioni. Significativo (-24%) anche se non tanto rilevante in valori assoluti il calo dei ricavi da gara a 4 milioni. Il rientro in Serie A, dunque, potrebbe cambiare decisamente le cose.
Come sempre accade per le società che chiudono il bilancio a giugno, la relazione del 2012-2013 offre anche uno spaccato sul mercato della scorsa estate. In questo caso, le operazioni maggiori sono state il passaggio di Ilicic alla Fiorentina (plusvalenza da 8 milioni) e quello di Silvestre all’Inter (2,5 milioni di plusvalenza).
Complessivamente, si sono registrati 25,5 milioni di cessioni e acquisti per 14,2 milioni e il saldo finanziario sull’esercizio 2013-2014 sarà positivo per 9,5 milioni. La relazione già include la campagna abbonamenti per la stagione in corso: il peso del palcoscenico della seconda serie si sente con il sensibile calo dei ricavi da 2 milioni a 980 mila euro. La sessione estiva atta a rafforzare una già solida squadra per la difficile avventura in Serie A sicuramente sarà un parametro da tenere sotto controllo per la prossima chiusura d’esercizio dato che Zamparini difficilmente farà grandi colpi di mercato in uscita, se vorrà rimanere in Serie A anche nella stagione 2015/2016.
Quanto sono costati i cambi in panchina
Tornando al bilancio relativo al 2012-2013, sono appuntati 6,5 milioni spesi per gli agenti, tra i quali spiccano i 3,5 milioni riservati alla società “Pluriel Limited” relativi alle mediazione per il tesseramento di Dybala. Il totale dei costi del personale è di 39 milioni, in leggero calo rispetto ai 40,2 milioni precedenti. La diminuzione degli stipendi (-1,5 milioni) e dei bonus (-1,7 milioni) ai calciatori è in buona parte rosicchiata dalla girandola di tecnici: la voce “compensi agli allenatori” cresce del 90% a un soffio da 5 milioni.
D’altra parte la cronistoria della stagione, con la quale inizia la relazione degli amministratori, parla chiaro con la girandola di Sannino, Gasperini (due volte), Malesani e quindi nuovamente Sannino. Gli ammortamenti per i diritti pluriennali delle prestazioni dei calciatori si attestano a 24,7 milioni, in crescita dell’11%. Il prossimo anno si andrà avanti, come già detto dal patron, con Iachini e con la speranza che Zamparini non decida di cambiare idea come spesso gli accade.
Il progetto sfumato
La Mepal Spa è controllata al 100% e iscritta a bilancio per un valore di poco superiore al milione. Ma il suo peso si vede tra le immobilizzazioni finanziarie, che passano da 20,5 a 1,8 milioni nel corso dell’esercizio. Mepal è la società concepita da Zamparini per la commercializzazione dei prodotti rosaneri, poi dirottata verso lo sviluppo del progetto per il nuovo stadio e il centro sportivo.
“Il consistente importo del finanziamento erogato” nell’esercizio 2011-2012 alla Mepal serviva proprio per “dotare la controllata dei mezzi finanziari necessari per iniziare a sviluppare operativamente il progetto dei campi sportivi e dello stadio”. Ma “l’allungamento dei tempi tecnici richiesti per la realizzazione dei progetti” ha fatto abbandonare quella via: già nell’esercizio scorso era stata restituita la metà del finanziamento, mentre al giugno 2013 risultava che “il finanziamento di 19,5 milioni è stato quasi interamente restituito”. Da qui il calo delle immobilizzazioni finanziarie.
In collaborazione con Calcio&Finanza