Berlusconi dalla Annunziata: “Diventerò padre della patria”
A distanza di 8 anni abbondanti, era il marzo 2006, Silvio Berlusconi torna a In Mezz’ora, classico appuntamento domenicale condotto da Lucia Annunziata. Per l’occasione, la conduttrice ha organizzato il collegamento dal Circolo della Stampa di Milano.
Si parla un po’ di tutto, a cominciare dalle stime che vedrebbero Forza Italia al di sotto del 20% in vista delle prossime europee. “Alle europee ho intenzione di arrivare a un buon risultato, superiore al 25% che dovrebbe portarci a prevalere”, ha detto l’ex premier smentendo di aver detto in un’altra intervista che “se arriviamo al 20% dobbiamo accendere un cero”.
L’ex premier non si dice fiducioso sulla durata del governo Renzi: “Credo che Renzi non durerà al di là di un anno e mezzo perché penso che ci sarà una situazione generale dell’economia che imporrà un cambiamento della classe dirigente”. “Avevo delle speranze su di lui ma sono piuttosto deluso. Ha messo in campo una serie di vizi della sinistra e della vecchia classe politica”. “Renzi non è passato attraverso le elezioni –aggiunge Berlusconi – e quindi si guarda al nostro Paese non con fiducia, oggi non siamo più in una democrazia”.
Non c’è ottimismo nemmeno sulle riforme istituzionali: “Il premier non presenterà la riforma del Senato prima di averne discusso con noi”. Poi il rilancio, a sorpresa, sul presidenzialismo: “Sarebbe opportuno che il presidente del Consiglio tirasse fuori da sotto al tappeto il grande convitato di pietra che è l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Senza questo passaggio, l’intero progetto di riforme rischia di essere solo un castello di carte. Per impedire questo noi siamo pronti a dare tutto il contributo possibile”.
Relativamente alla condanna ai servizi sociali, l’ex Cavaliere puntualizza: “Lascio alla storia di chiarire gli eventi: la storia chiarirà molto presto e io ne uscirò assolutamente mondato da tutte le accuse che mi hanno fatto e diventerò il padre della Patria”.
Non poteva mancare un riferimento all’eventuale discesa in campo della figlia Marina che “ha tutte le qualità di leader: grandissimo intuito immediato, è più veloce come tutte le donne rispetto a tutti gli uomini. Ha una grande preparazione perché è stata alla testa di un’impresa con migliaia e migliaia di collaboratori. Ha una disciplina di studio e di vita ragguardevole ed è, come me, innamorata della libertà”. Sarebbe un leader perfetto? “Penso di sì, ma spero proprio che non accada. Ma è una decisione che non riguarda me, ma mia figlia e soprattutto gli elettori perché il leader lo scelgono loro”.
Berlusconi parla anche della guerra civile in Ucraina e si schiera dalla parte dell’amico Vladimir Putin: “Sull’Ucraina stanno facendo molto male l’Unione europea, i Paesi della Nato e gli Usa. Andando avanti con questa pretesa di imporre sanzioni si rischia di tornare alla guerra fredda che finì soltanto grazie al mio intervento”.
In chiusura arriva durissimo anche l’attacco a Beppe Grillo: “Grillo al governo sarebbe una iattura totale per il paese, ha chiaramente tendenze dittatoriali. L’altro giorno ho letto alcuni discorsi di Hitler dopo aver preso il potere in Germania… Bene, sembravano scritti dal signor Grillo”.