Ennesimo caso di mala amministrazione. Che avrebbe potuto trasformarsi in strage. È quanto accaduto nella mattinata di oggi in una scuola elementare di Ostuni, cittadina pugliese in provincia di Brindisi. “Stavamo incollando delle schede di matematica. Poi è venuto tutto giù il soffitto”. Queste le scioccanti parole di uno scolaro di appena 8 anni, rimasto coinvolto assieme ad un compagno nel crollo di un pezzo di intonaco.
Il piccolo pur per fortuna non rimanendo coinvolto in maniera grave, ha comunque riportato ferite di una certa entità: naso fratturato e taglio alla testa suturato con alcuni punti. “Ci ha chiamato la scuola – ha raccontato la madre a Repubblica – e poi siamo corsi qui in ospedale. È stato uno spavento terribile. Sono cose che non dovrebbero accadere a scuola, specie in un edificio che è stato appena ristrutturato e inaugurato”. Già. Perché, sembra incredibile, ma l’istituto era tutt’altro che fatiscente: i lavori di ristrutturazione sono stati ultimate appena qualche mese fa e, parola di sindaco e assessori, la scuola era in buone condizioni.
L’edificio dove è avvenuto il crollo conta circa 700 allievi. Alcune classi, adiacenti a quella dove si è verificato l’incidente, in un primo momento sono state trasferite in palestra. Ai bambini è stato spiegato che erano in corso delle prove di evacuazione in corso per non spaventarli. Nei momenti concitati che sono seguiti al crollo anche una maestra che prestava soccorso ai bambini è scivolata ed è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari.
Lavori non completati?
Il Corriere della Sera riporta un comunicato stampa del novembre 2011 del Comune di Ostuni: “Per l’istituto Pessina proseguono i lavori di ristrutturazione che dall’anno scorso sono in fase di realizzazione per eliminare la critica situazione dei solai. Per questi lavori il comune ha contratto un mutuo di 1 milione 360 mila euro e l’impresa Palmiro Brocca di Lecce sta realizzando gli interventi di adeguamento alle norme di sicurezza e risanamento igienico-sanitario e strutturale della scuola”.
Oltre al consolidamento statico dei solai e al rifacimento di tutti i servizi, dice il Comune, è stata fatta “l’impermeabilizzazione dei solai mentre si lavora per la realizzazione dell’impianto termico e di quello elettrico al fine di ottenere il certificato di idoneità statica, prevenzione incendi e agibilità”. Alla Palmiro Brocca confermano di aver effettuato gli interventi. Solo in parte però: “Abbiamo sospeso i lavori due o tre anni fa perché erano finiti i fondi”, dice al quotidiano di Via Solferino un responsabile dell’azienda di Lecce.
Di Battista all’attacco
“Crollano le scuole ma per il Tav i quattrini ci stanno sempre. Così come per gli F35, per i vitalizi ai condannati per mafia, per la guerra in Afghanistan, per i rimborsi viaggio degli ex-parlamentari, per le grandi opere inutili (veri tangentifici). I soldi ci sono sempre per corrotti, ladri, amici dei mafiosi o imprenditori delle cooperative rosse. Ma per le priorità del nostro paese (lotta alla povertà, ricerca sul cancro, dissesto idrogeologico e messa in sicurezza scuole) ci dicono che c’è la crisi. Vergognatevi ladri veri e propri e ladri di futuro!”. Così Alessandro Di Battista, membro del direttorio M5S, commentando su Fb il crollo dell’intonaco in una scuola di Ostuni.