Gustoso retroscena, quello scovato dal Fatto Quotidiano. Con la resa dei conti sull’Italicum che si avvicina, il premier Matteo Renzi avrebbe fatto diverse proposte alla sinistra Pd, al fine di ammorbidirne la contrarietà alla riforma elettorale. “Ci è stato proposto di condividere la scelta del nuovo direttore de l’Unità in cambio di un ammorbidimento della nostra posizione, notoriamente contraria, sull’Italicum – rivela un autorevole esponente della minoranza dem –. Una proposta che ovviamente abbiamo rifiutato”.Anche perché “è stato Renzi a fare l’operazione, a scegliere il nuovo editore, escludendo altre soluzioni che apparivano più solide e credibili, a questo punto proceda lui anche alla scelta del direttore”.
L’indiscrezione è stata commentata duramente dal consiglio di redazione del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, peraltro con pubblicazioni sospese dall’estate scorsa. “E’ inaccettabile che un’azienda editoriale sia piegata a obiettivi politici – scrive l’organo sindacale dei giornalisti –. E’ inaccettabile minare così l’autonomia di cui la redazione è sempre stata gelosa custode”.
Non solo l’Unità
Secondo gli esponenti della minoranza dem, Renzi non avrebbe offerto solo la testa dello storico giornale. “Renzi ci ha offerto nell’ordine: posti da ministro, la garanzia del 30% di nominati nelle liste bloccate dell’Italicum e la promessa di modificare la riforma costituzionale”.