Area Popolare, Lupi: “Non siamo né zerbino né soprammobile”
Dopo le molte polemiche di cui è stato protagonista, le dimissioni da ministro e l’avvicendamento con Nunzia De Girolamo nel ruolo di capogruppo alla Camera torna a parlare Maurizio Lupi del Nuovo Centrodestra confluita in Area Popolare.
L’ex ministro Lupi fa il punto della situazione e parla della posizione della sua forza politica di appartenenza nella maggioranza. “Non siamo né zerbino né soprammobile. Resteremo al governo se potremo con forza contribuire al cambiamento del Paese. Non è nell’interesse del premier fare l’uomo solo al comando, situazione che nella storia non ha portato fortuna a nessuno”.
Il neo capogruppo alla Camera di Area Popolare parla al Corriere della Sera affrontando vari temi politici: “Su Milano propongo un anno di tregua nel centrodestra. Siamo in mezzo alle macerie e serve una zona franca in cui persone che si stimano e che condividono ideali e valori ricomincino a dialogare fra loro e ad ascoltare la città”. Prende il centrosinistra come modello e afferma: “Dovremmo imparare, in questo, dall’esperienza che aveva portato Giuliano Pisapia a vincere”.
Non è pentito delle sue dimissioni da ministro Lupi e garantisce di non essere in lizza come candidato sindaco di Milano. “Un mese fa ho rinunciato alla cosiddetta poltrona e non certo per cercarne un’altra”.
Milano, Lupi boccia la candidatura di Berlusconi
Quanto alla possibile candidatura di Silvio Berlusconi, “riproporlo ora sarebbe come se il colpo di teatro della campagna acquisti del Milan fosse rimettere al centro dell’attacco Marco Van Basten. Significherebbe non fare onore a quello che ha rappresentato”.
Commento prossime elezioni regionali
Alle regionali “speriamo di avere un risultato che vada oltre al voto del polo moderato e isoli la destra di Salvini e quella Forza Italia che, contro la propria storia, proprio a Salvini ha consegnato la leadership”, dichiara Lupi.