Arriva il simulatore pensioni: dopo anni di dibattito ( e tre sperimentazioni sul campo coinvolgendo 36 mila utenti), a partire da maggio circa 5 milioni di iscritti potranno avere informazioni sulla pensione facendo simulazioni sia sul percorso retributivo sia sugli anni di lavoro. Tito Boeri, presidente dell’Inps , ha annunciato l’inizio dell’operazione: si inizierà con i lavoratori al di sotto dei 40 anni, mentre entro la fine dell’anno la possibilità del calcolo sarà possibile per circa 18 milioni di iscritti.
Simulazione per chi ha versato almeno 5 anni di contributi
Boeri ha spiegato che i contributi versati “non sono tasse ma ‘risparmio forzoso’’ per il consumo differito e ha aggiunto che il programma avrà il compito di “responsabilizzare i lavoratori”. La simulazione sarà possibile per i lavoratori in possesso del pin Inps e di almeno cinque anni di contributi versati. Nel 2016 l’operazione riguarderà anche i lavoratori domestici e gli agricoli d entro la fine dell’anno sarà estesa anche ai dipendenti pubblici.
Nella prima fase della simulazione l’Inps non manderà lettere ma solo mail ai lavoratori in possesso di pin mentre dopo l’estate partirà una campagna per sollecitare gli iscritti a chiedere il pin. Il calcolo verrà fatto in moneta costante e il tasso di sostituzione, ovvero l’importo della pensione in percentuale rispetto all’ultima retribuzione, dipenderà da diverse variabili: l’età di uscita dal lavoro, gli anni di contribuzione, le retribuzioni percepite e sull’andamento economico e la speranza di vita.
Ad esempio i tassi di sostituzione per le pensioni calcolate con il sistema contributivo, possono superare anche l’80% della retribuzione, ma a fronte dell’uscita dal lavoro ad un’età che sfiora i 70 anni, come previsto dalle regole della legge Fornero.
La simulazione servirà a rendere più consapevoli i lavoratori, anche se bisogna tener conto delle variabili politiche. Ad oggi il governo ha escluso tagli alle pensioni, mentre resta aperto il dibattito sull’introduzione di flessibilità sull’età di pensionamento. Sono escludere però delle correzioni che mettano a rischio i conti.