Nel summit con i vertici di Forza Italia e con i coordinatori regionali, Silvio Berlusconi si fa promotore della linea dura. Un incontro infuocato, soprattutto per quel che concerne le candidature in Puglia e in Toscana, dove l’ex premier ha deciso di non seguire le indicazioni di quelli che, in passato, erano due suoi fedelissimi come Raffaele Fitto e Denis Verdini.
In Puglia, Forza Italia con Poli Bortone
Innanzitutto, il caso Puglia, che da parecchio tempo sta agitando la dirigenza del partito. Il nome di Forza Italia resta quello di Adriana Poli Bortone (Fdi-An). Dunque, non cambiano i rapporti con Raffaele Fitto, con il Nuovo Centrodestra e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, sostenitori di Francesco Schittulli. Se Giorgia Meloni ha chiesto con una lettera all’ex sindaco di Lecce di rinunciare alla corsa, però, la fondatrice di Io Sud ha tirato dritto, battibeccando con l’ultimo presidente della provincia di Bari, il quale si è detto “disgustato dalle dichiarazioni di colei che, fino a qualche giorno fa, era la mia prima sostenitrice”.
Toscana, Stefano Mugnai è il candidato presidente
Situazione altrettanto delicata è quella della Toscana, dove si è fatto acceso il dibattito con Denis Verdini. Il parlamentare, uno dei sostenitori del “Patto del Nazareno” con il Pd, ha chiesto all’ex Cavaliere di poter candidare Tommaso Villa, un suo fedelissimo. Dal canto suo, Berlusconi ha deciso di lanciare Stefano Mugnai, vicino alla portavoce degli azzurri Deborah Bergamini e all’ex ministro Altero Matteoli, anche lui, in passato, candidato alla presidenza della regione Toscana.
“Accetto la candidatura con onore e grande senso di responsabilità” ha scritto sul suo profilo Facebook Mugnai, che ha superato un altro nome gradito ai vertici azzurri, cioè quello dell’ex sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni.
Liguria, incognita Fratelli d’Italia su Giovanni Toti
Dove c’è il candidato, i forzisti lavorano alla coalizione. Se in Liguria, infatti, Forza Italia e la Lega Nord saranno alleate appoggiando il consigliere politico azzurro Giovanni Toti, ancora c’è l’incognita di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che ancora non ha dato ufficialmente il suo placet alla corsa dell’europarlamentare forzista.
Un sostegno, quello del partito di Giorgia Meloni a Toti, che potrebbe essere prezioso, alla luce degli ultimi sondaggi che vendono un testa a testa tra l’ex direttore di Studio Aperto e la candidata del Partito Democratico Raffaella Paita.