A causa della spending review, i sindaci subiranno quest’anno una riduzione delle risorse a disposizione pari a circa 1,5 miliardi di euro.
A denunciarlo, dopo aver elaborato i dati del ministero degli Interni, è la Cgia di Mestre secondo la quale tra i 108 Comuni capoluogo di provincia presi in esame, i più penalizzati da questa operazione saranno quelli di Cosenza, di Napoli, di Siena e di Firenze.
Se la municipalità cosentina si troverà con 54 euro pro capite in meno, a Napoli e a Siena i tagli ammonteranno a 51 euro per ciascun residente, mentre a Firenze le minori risorse a disposizione del primo cittadino toccheranno i 50 euro pro capite.
Protesta il sindaco di Napoli De Magistris
Vibrata protesta del sindaco di Napoli Luigi De Magistris che su Facebook scrive: “Il Governo Renzi ha previsto un ulteriore taglio di 51 milioni di euro che spettavano al Comune di Napoli. Risorse che avremmo utilizzato per i i servizi ai cittadini, la manutenzione delle strade, i trasporti pubblici, la manutenzione delle scuole. Taglio che si aggiunge alla ulteriore sforbiciata di 70 milioni alla città metropolitana di Napoli. Napoli la città più massacrata nonostante la virtuosita’ contabile e il rispetto del diritto, a differenza di altre città”.
“I tagli – continua De Magistris – previsti ai Comuni e alle Città metropolitane sono insopportabili e irresponsabili, perché faranno nascere i nuovi enti locali senza possibilita’ di vivere. I sindaci continuano a essere ristretti in una gabbia di tagli che mette a rischio posti di lavoro, servizi essenziali e ci costringe a gestire in emergenza una riforma già partita senza risorse. Tagli che pesano in modo discriminatorio, irragionevole e inaccettabile sulla città di Napoli. Oltre all’ingiustizia c’è la beffa perché Napoli è una città finanziariamente virtuosa: non ha sforato il Patto di stabilità, non ha indebitamento, ha le tasse piu’ alte per decisione di Governo e Parlamento. E’ evidente la volonta’ di mettere in emergenza Napoli che sta mutando equilibri consolidati e che soprattutto non si piega al SISTEMA. Una vergogna senza fine!”.