Direzione Pd, Renzi “Grillo sciacallo, scommette sulla disperazione”

Pubblicato il 5 Maggio 2014 alle 12:37 Autore: Giuseppe Spadaro

Renzi alla direzione del Pd che prosegue nel pomeriggio con un seminario sulle riforme cerca di motivare il partito verso le elezioni europee. Arriva a piedi il segretario del Pd e premier Matteo Renzi. “Renzi, cambia l’Italia, mi raccomando. Ci proviamo”. Così risponde il premier Matteo Renzi all’incoraggiamento di una passante che incontra per le vie del centro di Roma, mentre percorre a piedi la distanza che separa Palazzo Chigi dal centro congressi dove sta per iniziare la Direzione del Pd. Renzi definisce Grillo uno “sciacallo che scommette sulla disperazione” e rimarca la “differenza tra chi urla e grida e chi prova a cambiare davvero”

Renzi “80 euro antipasto restituzione ceto medio” – “Gli 80 euro sono un antipasto, un inizio di cambiamento, un tentativo di restituire al ceto medio ciò che gli spetta di diritto, ma gli è stato portato via”. Renzi chiarisce: il voto sulla riforma costituzionale è stato spostato a dopo le europee per “evitare lo scontro” da campagna elettorale, ma quella riforma “la portiamo a casa”.

Renzi “Pd punta a essere prima delegazione Pse” – Il Pd ammette il segretario “punta a essere la prima delegazione per numero di parlamentari eletti” nel Pse. “Dobbiamo chiedere un voto non perché il governo abbia un consenso leggermente migliore: non è un sondaggio sui ministri, ma è il tentativo per dire che per cambiare l’Europa dobbiamo stare concretamente in campo noi”. “Dobbiamo riuscire a cambiare tono alla discussione” sulle europee “che oggi non è per niente sull’Europa. Il Pd ha scelto di entrare nel Pse non come atto di tributo e omaggio a una tradizione ma come tentativo di stare in uno schieramento per cambiare un’Europa che non è certo quella dei nostri sogni”.

renzi pd

Renzi impegna il Pd su elezioni amministrative – “Vorrei chiedere ai parlamentari uno sforzo straordinario” nei 27 comuni capoluogo in cui si vota alle prossime amministrative, perché “dai comuni capoluogo riparte un senso di ricostruzione di una comunità. Sappiamo che alcuni sono spacciati è ovvio che sia così, alcuni sono tranquilli. Dobbiamo puntare a fare i risultato più significativo sin dal primo turno, il risultato migliore fin dall’inizio”.

“O cambiamo o Italia fanalino di coda dell’Ue” – “Le nostre idee non sono frutto di improvvisazione. Non abbiamo ansia di cambiamento a prescindere ma o la politica dà risposte in tempi stretti o non avremo la credibilità in Ue. Abbiamo la certezza che se si cambia, l’Italia sarà guida altrimenti diventa fanalino di coda”. “Per questo – spiega Renzi – l’Italia deve cambiare in tempi certi”. Il premier acconsente a posticipare la discussione sulla riforma del Senato a dopo le elezioni europee. “Vogliamo sottrarre le nostre proposte alla discussione elettorale, motivo per cui abbiamo accettato l’invito che discussione assembleare al Senato si possa fare dopo il 25/5. È un atto che personalmente e anche politicamente un po’ mi costa”.

 

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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