Grecia: Mario Draghi, dalla riunione del FMI, avverte: la salvezza di Atene dipende dal governo Tsipras che nel frattempo si avvicina a Russia e Cina.
Grecia: Draghi e Padoan
È arrivato “l’inizio della ripresa” ha detto il Presidente della BCE Mario Draghi da Washington, dove è impegnato nei lavori primaverili del Fondo Monetario Internazionale. Gli strumenti messi in campo della BCE stanno funzionando ma ciò può determinare solo una ripresa ciclica “per una ripresa strutturale ci vogliono riforme strutturali” ha aggiunto il numero 1 dell’Eurotower.
Certo è che “non c’è motivo di speculare su un’uscita della Grecia dall’Euro”, sarebbe meglio per l’Europa avere una Grecia in “buona salute”, insomma, “tutti vogliamo che la Grecia abbia successo, e questo successo è nelle mani del governo greco”. Ma nel caso in cui Tsipras non dovesse accettare “un pacchetto politico ad ampio raggio in cui le priorità del governo siano ampiamente rappresentate”, l’Europa “navigherebbe in acque inesplorate” anche se “siamo meglio equipaggiati che nel 2012 e nel 2010”.
Sempre da Washington, è dello stesso avviso Pier Carlo Padoan che, ricordando come “i conti Ue siano pienamente nell’ambito delle regole Ue”, precisa che un’eventuale crisi della Grecia non avrebbe alcun impatto sull’Italia: “l’area euro si è enormemente rafforzata, anche i paesi con un debito elevato ora sono più solidi”.
Grecia: Tsipras, la Russia e la Cina
Secondo le indiscrezioni raccolte ultimamente dalla rivista tedesca Der Spiegel, molto presto la Grecia potrebbe ricevere 15 miliardi dai governi di Mosca e Pechino.
Durante nell’ultimo incontro tra il premier greco Tsipras e il Presidente russo Putin più di aiuti economici si è parlato di affari energetici: infatti, 5 miliardi dovrebbero arrivare dalla Russia attraverso la costruzione del tratto greco del gasdotto “Turkish Stream”, che permetterà alla Russia di rifornire l’Europa senza passare per l’Ucraina; attesa già per domani l’intesa tra i due governi.
Da Pechino, invece, ne dovrebbero arrivare una decina frutto della concessione di alcuni moli del porto del Pireo e delle vendute partecipazioni nelle ferrovie di stato greche. Il ministro tedesco delle Finanze Schauble ha commentato: “tutto ciò che aiuta la Grecia va bene, ma i problemi restano”.