Cancellare Mare Nostrum è stato un errore. A dirlo è l’ex ministro degli Esteri, Emma Bonino in un’intervista al Messaggero. “Siamo un grande Paese, membro del G7, e strilliamo come aquile perchè arrivano migliaia di disperati”. Bonino invita il governo a “riconoscere l’errore” nel cancellare Mare Nostrum. Con quell’operazione, aggiunge, si moriva lo stesso “ma almeno avevamo la coscienza di stare facendo tutto il possibile”.
Bonino: “Mare Nostrum cancellata con motivazione vergognosa”
Mare Nostrum, afferma, è stata cancellata con “una motivazione che fa vergogna. Perchè costava 9 milioni di euro al mese. Il nostro Paese ha rinunciato a fare la sua parte di umanità e ha rinunciato a farla valere con testardaggine e cocciutaggine in Europa”. È stata accettata la motivazione che l’operazione incoraggiasse le partenze: “La gente – dice Bonino – scappa perchè le condizioni nei Paesi d’origine sono sempre più terribili e non perchè forse qualcuno poi li salverà”. La strage “continua e non finirà a breve, perchè l’intera sponda Sud del Mediterraneo è in fiamme e la situazione terribile di quell’area è in collegamento con la Nigeria, con il Ciad, con l’Etiopia, con l’Eritrea”. Quindi il richiamo all’Ue: “C’è un’Europa che, vista così, fa veramente orrore. Questa Europa è stata artefice di due guerre mondiali e di un genocidio. Abbiamo detto mai più! Il mai più non va riferito soltanto ai forni crematori. Mai più anche ai forni liquidi! Io ho cominciato da ragazza a occuparmi di questo problema con i boat people. E le dinamiche sono sempre le stesse”.