Giuliano Ferrara, ex direttore del Foglio, torna ad attaccare il Movimento 5 Stelle. “Non amo politicamente la figura della Boldrini – spiega Ferrara – ma ho sperato che chiedesse permesso ai suoi collaboratori della presidenza, si alzasse, attraversasse l’emiciclo, raggiungesse l’onorevole Di Battista e gli desse due schiaffi sulla faccia. Il gesto avrebbe fatto epoca”.
Ferrara: “Meglio nella prima Repubblica”
Il giornalista (ed ex ministro dei rapporti col Parlamento nel primo governo Berlusconi) critica in maniera aspra quanto avviene ogni giorno nelle aule parlamentari: “Una caricatura della lotta del terzo stato francese contro le guarentigie dell’aristocrazia ancien régime, nel Settecento. La mancata reazione dei parlamentari, non già alla critica, che è il sale della democrazia, non già alla satira o allo sberleffo, ma all’aggressione personale, alla vilificazione di gruppo e ad hominem, alla fine produce un effetto di cui chiunque può accorgersi vivendo in Italia: da noi, e solo da noi, le istituzioni sono la gomma da masticare della mascella incazzata del popolo”.
La chiusura dell’editoriale lascia trasparire una certa nostalgia per la Prima Repubblica: “Ci sono mille motivi per protestare contro comportamenti patologici del ceto politico, mille motivi per criticare e correggere e pretendere di essere ascoltati. Ma senza una reazione adeguata, senza un tono e un’intenzione di verità, che non vuol dire pedagogia democratica formalistica e banale, la schiuma alla fine ci sommerge tutti. Nella vecchia Repubblica, quando le istituzioni erano bloccate dalla guerra fredda e dallo scontro delle ideologie del dopoguerra, se ne dicevano di tutti i colori, ovviamente, la politica è conflitto”.