Far scegliere agli elettori attraverso le primarie, il candidato governatore della Puglia del centrodestra. E’ questo l’ultimo tentativo della presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, per districare la matassa che aggroviglia le varie anime dei moderati pugliesi. Al momento due sono i candidati in lizza: l’oncologo Francesco Schittulli (sostenuto da Ncd, ricostruttori di Raffaele Fitto e Fratelli d’Italia) e l’esponente di FdI, Adriana Poli Bortone (sostenuta da Forza Italia e Lega Nord).
Le primarie, secondo Meloni, dovrebbero tenersi domenica 26 aprile con “una grande consultazione popolare, realizzando seggi in maniera proporzionale in ciascuna provincia. Vediamoci subito, oggi stesso – propone – per stabilire regole trasparenti e condivise: chi arriverà primo farà il candidato presidente e chi arriverà secondo farà il vicepresidente. Primarie aperte a tutti gli elettori pugliesi – prosegue – vincolando però chi vuole votare alla sottoscrizione di un documento di valori e programmi, in modo da escludere le possibili interferenze di elettori avversari. Salvo sbugiardarli subito dopo. Ognuno, ogni forza politica del centrodestra, deve dimostrare di voler vincere come lo desidera Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale”.
Puglia, Fitto: “Ok primarie, ultima chiamata per l’unità”
A sposare le proposta di Giorgia Meloni, è il leader dei ricostruttori di Forza Italia, Raffaele Fitto “La proposta lanciata da Giorgia Meloni, mi vede assolutamente favorevole, anzi entusiasta. È sempre giusto dare la parola ai cittadini, gli unici davanti ai quali ci si debba inchinare. Si tengano domenica 26 elezioni primarie tra i due candidati e poi tutte le liste vadano a sostegno del vincitore. Sul piano della sicurezza del voto, il voto deve essere aperto solo a chi è iscritto nelle liste elettorali. Chi dovesse dire no si assumerebbe la responsabilità di un regalo alla sinistra. La proposta lanciata da Giorgia Meloni, mi vede assolutamente favorevole, anzi entusiasta – prosegue l’eurodeputato Fi – da un anno, come tutti sanno, a partire dal caso pugliese, avevo detto: facciamo le primarie, oppure rischiamo il caos. Non mi si è data retta. Forza Italia, oltre un mese fa, ha scelto Francesco Schittulli, e tutti, da Berlusconi alla Poli Bortone, hanno promesso sostegno forte e convinto. Poi, all’improvviso, per regolare conti romani sulla pelle dei pugliesi, si è tirata fuori un’altra candidatura. E tutta la comunicazione di Forza Italia sembra ora volta alla divisione. La proposta di Giorgia Meloni – aggiunge ancora – alla quale aderisco, è semplice, ragionevole, risolutiva. È sempre giusto dare la parola ai cittadini, gli unici davanti ai quali ci si debba inchinare. Si tengano domenica 26 elezioni primarie tra i due candidati e poi tutte le liste vadano a sostegno del vincitore. Nessuno accampi scuse organizzative. La cosa è assolutamente fattibile. Sul piano della sicurezza del voto, il voto deve essere aperto solo a chi è iscritto nelle liste elettorali. Dopo di che – conclude Fitto – ci saranno 5 giorni pieni per ultimare le liste e definire la coalizione. Come si vede, è una cosa praticabile e a portata di mano. Chi dovesse dire no (e non vedo come si possa dire no) si assumerebbe la responsabilità di un regalo alla sinistra e di un danno alla Puglia e ai pugliesi”.
Puglia, Vitali (FI) “No a primarie”
Il segretario di Forza Italia Puglia, Luigi Vitali, ritiene “irricevibile” la proposta di Fratelli d’Italia di scegliere con le primarie il candidato del centrodestra per la presidenza della Regione Puglia, e lancia una “controproposta: vengano loro su Adriana Poli Bortone che è l’unica in grado di unire il centrodestra”. Adriana Poli Bortone, di Fratelli d’Italia, non chiude definitivamente alla ipotesi, lanciata dal suo stesso partito, che in Puglia si decida il candidato governatore del centrodestra con le primarie. Ma, sottolinea all’ANSA, chiede “normali forme di garanzia di primarie non regolamentate per legge in Italia”.