Dello scivolone non ne approfitta però nessuno: i 5 Stelle rimangono stabili al 19.8% della scorsa settimana, nonostante i suoi esponenti si facciano vedere di più in televisione. La Lega Nord dell’onnipresente Matteo Salvini, dopo settimane di avanzata inarrestabile, guadagna un solo punto decimale portandosi al 14.1% e Forza Italia, dilaniata da lotte fratricide tra fittiani, berlusconiani e verdiniani, si attesta su un misero 12%. Stabili anche SEL, Fratelli d’Italia e l’agglomerato NCD-UDC che tuttavia perde un ulteriore decimo rispetto alla settimana scorsa. In sostanza c’e un aumento della dispersione del voto con gli “Altri” che raggiungono quasi il 6%.
Dal punto di vista parlamentare la distribuzione dei seggi non comporta significativi cambi da quella della scorsa settimana, con il Pd che avrebbe la maggioranza dei seggi in capo di vittoria al secondo turno.