La delega fiscale prende forma e mira a rendere più semplice la vita dei cittadini. “Questo è lo scopo della delega fiscale, miglioriamo le situazioni di certezza in cui operano i contribuenti” dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan presentando i decreti varati oggi dal governo per la riforma del Fisco in materia di fatturazione elettronica, abuso di diritto e fiscalità internazionale. “E’ un passo in avanti importante – ha detto il ministro -, ma non è ancora quello decisivo”.
Sulla questione delle soglia di non punibilità per evasione al 3%, che nei mesi scorsi aveva destato moltissime polemiche per via dell’eventuale sanatoria della condanna a Silvio Berlusconi, nulla di fatto. Il relativo decreto arriverà, con ogni probabilità, a estate inoltrata. “Dobbiamo completare il pacchetto che riguarda il sistema sanzionatorio nel suo complesso. Non c’è assolutamente nessuna tensione su questa questione nè su altre relative alla delega fiscale” ha precisato il ministro dell’Economia.
Ecco le misure approvate
Nei tre decreti attuativi presentati oggi dal Governo sono state introdotte interessanti misure riguardo la fatturazione elettronica e la fiscalità internazionale. Sotto il primo aspetto, gli uffici della Pubblica amministrazione avranno, dal 2017, la possibilità di inviare il fatturato via web al fisco. L’utilizzo della fatturazione elettronica, conferma Palazzo Chigi, “è facoltativo” e porta al venire meno degli “obblighi di comunicazione relativi al cosiddetto ‘spesometro’. Inoltre, beneficiano di rimborsi Iva più veloci”. Per chi aderisce, “nuove e semplificate modalità per i controlli fiscali” che “potranno essere effettuati, anche ‘da remoto’ evitando di ostacolare il normale svolgimento delle attività”.
“L’opzione – ha chiarito Padona- ha effetto per cinque anni e si estende di quinquennio in quinquennio. In sostanza si tratta del superamento dello scontrino a fini fiscali. Resta comunque fermo l’obbligo di emissione della fattura su richiesta del cliente (necessaria ad esempio per attivare una garanzia, o per dimostrare un avvenuto acquisto)”, specifica il comunicato. “La fatturazione elettronica riguarda il settore privato, è facoltativa, non obbligatoria, ma prevede la riduzione dei termini di accertamento, un’agevolazione per le imprese a patto che sia consentita la tracciabilità delle transazioni”.
Interessante anche il decreto riguardante il cosiddetto “tax ruling“, lo strumento che consente di stabilire per una società internazionale l’entità dei tributi da attribuire ad uno o l’altro Stato: “Le nuove norme semplificano la normativa e colmano dei vuoti anche in ottemperanza di norme internazionali. C’è l’introduzione dell’interpello per le società che investono nel nostro paese e queste possono collaborare con l’Agenzia delle Entrate per avere chiaro il regime che vige in quel paese”.