La Commissione Affari Costituzionali della Camera ha approvato l’Italicum che da lunedì prossimo sarà all’attenzione dell’Aula. La ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi, spera che le opposizioni rinuncino al voto segreto. “Mi auguro che tutti i partiti decidano di andare al confronto in aula rinunciando al voto segreto: penso che le battaglie si debbano condurre a viso aperto”. Boschi ha espresso la propria soddisfazione per il voto di oggi in commissione: “La maggioranza compatta ha votato il mandato ai due relatori. Da lunedì andiamo in aula e mi auguro l’opposizione partecipi ai lavori, anche perché uno dei relatori, il presidente Sisto è di Forza Italia e perchè Forza Italia ha già votato la riforma al Senato”.
Italicum, Cuperlo a Renzi “Vale la pena dividere il Pd”
Italicum, sarà difficile che Renzi cambi idea e faccia marcia indietro sulla legge elettorale diventato ormai il principale terreno di scontro sia con le opposizioni che con la minoranza interna del Pd. C’è chi comunque ci prova: tra questi c’è Gianni Cuperlo che si appella al segretario a cui rivolge alcune domande: “È ragionevole, è politicamente opportuno approvare la regola fondamentale della competizione democratica con una spallata? Con i soli voti della maggioranza che sostiene il governo, e neanche tutta dato che il Pd è spaccato?”.
Intervistato dalla Stampa sull’Italicum Cuperlo riflette: “La legge elettorale perfetta non esiste, ma qui non convince la combinazione con la riforma costituzionale”. Il rappresentante della minoranza interna aggiunge: “Renzi vuole che l’Italicum resti così, al più ci aggiungerebbe un punto esclamativo. Ma arrivarci col solo sostegno della maggioranza, e neanche tutta vista la profonda frattura nel Pd, vale la pena?”.
Tornando sul ricambio in Commissione, sottolinea che è “la prima volta nell’intera storia parlamentare repubblicana che si procede a una sostituzione di questa entità, e tra quei dieci ci sono il precedente segretario del partito, la precedente presidente…”. Quindi, “mi appello ancora a Renzi perchè cerchi e trovi una soluzione. Allargando e non restringendo lo schieramento che voterà per le riforme”. Infine, afferma che “la battaglia si sposta in Aula e voteremo insieme quello che ci sembrerà giusto”. Che farete se il governo porrà la fiducia? “Non voglio neanche pensarci. Sarebbe uno sfregio pure alla prassi parlamentare”.