Luttwak: l’incremento di immigrati deriva dalle parole del Papa a Lampedusa
Edward Luttwak, economista-politologo-saggista romeno/statunitense, non nasconde la propria visione sugli sbarchi di clandestini e sulla politica immigratoria nostrana degli ultimi periodi. A dare un notevole input è stato niente di meno che Papa Francesco I, secondo Luttwak.
Intervistato dal programma radiofonico La Zanzara, su Radio24, Luttwak ha affermato come “il Papa sia andato a Lampedusa e ha fatto un discorso ripetuto migliaia di volte in Africa. Era come un invito a venire, ‘venite fratelli vi accogliamo’. Loro hanno ascoltato il Papa e stanno venendo. E’ stata pura irresponsabilità”.
In fondo, continua “siamo tutti nel nostro piccolo responsabili, però adesso basta. Ora i barconi devono essere fisicamente interdetti e questa è una cosa altamente fattibile. E’ molto triste vedere come le buone intenzioni portino a questi terribili risultati. Subito dopo la caduta di Gheddafi, quando sono arrivati i primi barconi, quei migranti erano chiamati ‘ragazzi’ anziché definirli ‘immigrati clandestini'”.
“Colpire barconi”
Luttwak è netto, impietoso: “il migrante che vuole migliorare le condizioni di vita deve farlo in modo legale. In tutto il mondo è così. Aver accettato gli immigrati clandestini, non averli processati, né interrogati è stato l’inizio di tutta questa situazione, discorrendo sulle politiche immigratorie nostrane troppo permissive. Poi torna sulle sue stesse parole, datate 2013″.
“Si devono colpire i barconi vuoti, che gli scafisti stanno preparando. E non solo: da mesi si sa che le autorità turche allegramente permettono che gente dal porto di Mersin si imbarchi per andare in Libia o direttamente in Italia. Forse l’idea del presidente turco Erdoğan è quella di islamizzare l’Europa con questo traffico, ma è completamente illegale. E’ assurdo che lo Stato turco pretenda di essere uno Stato civile organizzato e che addirittura pretenda di entrare nella UE” nonostante questa politica permissiva, conclude Luttwak.
Daniele Errera