L’approvazione dell’Italicum è la sfida su cui Renzi ha deciso di misurare la sua leadership. Infatti sulla nuova legge elettorale il premier punta e rischia tutto.
Più volte anche negli ultimi giorni ha spiegato che non ha alcuna intenzione di ricercare compromessi. Sinora il segretario del Pd e premier in carica ha sempre giocato tutte le sue partite a viso aperto. E cosi ha deciso di fare anche questa volta anche a costo di compiere qualche forzatura, motivo di molte polemiche, come la sostituzione dei parlamentari democratici in Commissione.
Toninelli (M5S): Italicum inizio della fine
C’è chi pensa che in ogni caso l’Italicum è l’inizio della fine. Tra questi c’è il deputato del M5S Danilo Toninelli secondo il quale: “se verrà approvato la legislatura finirà prima. Dunque, se ci tengono alla poltrona votino contro”.
Nell’intervista a La Stampa il deputato dei 5 Stelle spiega la sua opinione: “Dobbiamo essere realisti: la vera possibilità di cambiare l’Italicum l’avevamo in commissione. Ma Renzi ha preferito mandare via chi non la pensa come lui. Un atto di una gravità mai vista. Renzi attacca ancora Toninelli – ha ridotto la commissione a una farsa e i suoi parlamentari in burattini”.
Parlando della strategia del Movimento in Aula afferma che “innanzitutto non dobbiamo dare alibi a Renzi con tanti emendamenti, perché li userebbe subito come appiglio per mettere la fiducia. Ne presenteremo pochi e circostanziati. E poi…speriamo…”.
Italicum, D’Attorre (Minoranza Pd) “No voti blindati”
Dal M5S al Pd, o meglio, ad un esponente della minoranza del Pd. Alfredo D’Attorre: “l’ipotesi della fiducia è aberrante”. Il deputato annuncia: “Se fosse posta, non parteciperei al voto. E nel voto finale mi esprimerei, a viso aperto, contro la legge elettorale”.