“Abbiamo cominciato a lavorare per costruire un assetto simile a quello della più grande democrazia del mondo, gli Stati Uniti”. Silvio Berlusconi, alla cena dei Popolari europei a Milano, rilancia un’idea mai accantonata: “costruire una grande forza democratica sul modello dei Repubblicani, che esprima la maggioranza del nostro Paese, fatta di moderati e liberali”.
PRI: “Berlusconi si iscriva al nostro partito”
Le parole dell’ex premier non sono passate inosservate. “Se Berlusconi volesse iscriversi al Pri ne saremmo davvero felici” scrive La Voce Repubblicana in una nota. Il quotidiano del Pri sottolinea però “che volendosi richiamare al partito repubblicano ed al ruolo politico svolto da questo in America, Berlusconi farebbe meglio a chiamare la sua nuova creatura partito conservatore, sull’esempio britannico, in quanto i repubblicani americani sono ovviamente anch’essi conservatori, l’old party, ma hanno una componente etico religiosa puritana più severa di quella che vige nel mondo cattolico e che potrebbe essere indigesta a Berlusconi i cui costumi sono molto più liberali”.
Se invece Berlusconi volesse rifarsi alla tradizione repubblicana continentale la voce ricorda “il tedesco Heinrich Heine il quale per quanto avesse molta simpatia per la rivoluzione francese riteneva troppo severa l’idea di virtù repubblicana per poter mai aderire personalmente ad un tale partito. Heine scriveva anche che i repubblicani avessero un certo fastidio per il denaro, tale da impedir loro di partecipare a qualsiasi evento finalizzato ad un qualche arricchimento personale”.