Scuola, Giannini: “Squadristi strillano ma rivoluzione si farà”

Pubblicato il 26 Aprile 2015 alle 10:32 Autore: Andrea Turco
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La riforma della scuola si farà. Parola del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che ieri è stata contestata a Bologna2. “Mi hanno insultata, parolacce irripetibili. Non mi hanno permesso di parlare, in un luogo pensato per discutere: una Festa dell’Unità. Erano disinteressati ad ascoltare quello che avevo da dire. Come li vuole chiamare, quei cinquanta di Bologna. Squadristi. Insegno linguistica da tempo e non trovo altro termine. Sono stata aggredita da cinquanta squadristi. Vivaddio, solo verbalmente” attacca il ministro in un’intervista a Repubblica.

giannini ministro istruzione riforma della scuola

Scuola, Giannini: “A metà giugno la riforma sarà legge”

Giannini afferma che le hanno urlato contro “slogan senza tempo, che potevano essere adattati, indifferentemente, a cinque, dieci, quindici anni fa. ‘No alla privatizzazione’, ma noi non privatizziamo niente. ‘No ai soldi alle paritarie’, ma noi non diamo soldi alle scuole paritarie. Una signora mi urlava: ‘Vogliamo la formazione’. Ma è quello che stiamo facendo, di grazia. La negazione della verità si era trasformata in una contestazione surreale». Aggiunge poi che «le urla antidemocratiche non mi fermano”, pertanto continuerà a presentare il ddl ‘la Buona scuola’ in giro per l’Italia. Secondo Giannini, anche “il sindacato si è arroccato su posizioni che non guardano al merito. Il mio non è un pregiudizio, è un giudizio”. Quanto alle modifiche che si stanno decidendo in commissione, afferma che il governo è d’accordo con i cambiamenti che migliorino la Buona scuola, che in ogni caso a metà giugno sarà legge.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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