Ci si aspettava un accordo tra la UEFA e il Manchester City sulle sanzioni da applicare in caso di violazione delle regole del fair play finanziario ed invece i negoziati continuano con le due parti notevolmente distanti.
La UEFA ha proposto sia al Manchester City che al Paris Saint-Germain oltre che ad una manciata di altri club, di accordarsi per una pesante multa e una riduzione del numero di giocatori per poi potersi iscrivere alla prossima stagione di Champions League.
La Uefa avrebbe inoltre fatto domande in relazione al contratto decennale e milionario, 350 milioni, stipulato dal City con Etihad. Gli inglesi sono convinti che l’affare, comprendente anche la sponsorizzazione dello stadio e il campo di allenamento, sia un importante “fair value”, un vero e proprio caso particolare confrontabile con il deal tra il PSG e l’Autorità del Turismo del Qatar.
Jean-Louis Dupont, l’avvocato belga coinvolto nel caso Bosman, ha sostenuto che il sistema di fair play finanziario è illegale secondo il diritto europeo, una visione a lungo sostenuta e che ora porterebbe anche in campo della documentazione specifica. Infatti violerebbe il diritto alla libera circolazione dei capitali e dei lavoratori che forniscono servizi.
In collaborazione con Calcio & Finanza