Violenze Baltimora: dopo il funerale di Freddie Gray, ennesimo afroamericano vittima della polizia, si scatena la violenza in città.
Violenze Baltimora: chi era Freddie Gray?
Freddie Gray era un ragazzo di 25 anni che, per le lesioni subite durante l’arresto, è morto una volta in custodia degli organi di polizia di Baltimora, città statunitense nello stato del Maryland. Stando a quanto riportato da più fonti, Gray ha riportato una lesione spinale che ne ha causato il decesso quasi 10 giorni fa, il 19 aprile. L’arresto condotto da 6 agenti, che al momento risultato sospesi dal servizio, invece era avvenuto il 12 aprile.
Gray era stato bloccato violentemente mentre viaggiava in bicicletta, caduto a terra e vistosamente in preda al dolore – come dimostrano alcune immagini amatoriali diffuse in rete – è stato trascinato nel furgone della polizia. Solo dopo l’identificazione è stato portato in ospedale, dove è morto dopo poco tempo passato in coma.
La famiglia del ragazzo riferisce che nel punto della frattura il midollo era stato reciso per l’80% e che la laringe presentava delle tracce di schiacciamento. La polizia ha ammesso che già al momento dell’arresto si sarebbe dovuta chiamare un’ambulanza, oltre al fatto che sul furgone al ragazzo non è stata allacciata la cintura di sicurezza, con ovvi effetti sull’aggravamento della lesione.
Violenze Baltimora: gli scontri dopo il funerale di Gray
Finiti i funerali di Freddie Gray, nel tardo pomeriggio di ieri, la protesta si è scatenata in città fino a sfociare in violenti scontri che hanno richiesto l’intervento della Guardia Nazionale. È la seconda volta in 6 mesi che viene schierata per fronteggiare le proteste generate dall’uccisione di un afroamericano: l’ultima volta era successo a Ferguson, piccolo centro del Missouri, in seguito alla morte di Micheal Brown.
Incendi, saccheggi e lanci di pietre contro la polizia hanno causato il ferimento di 15 agenti, durante la notte una donna è stata colpita a una gamba da un proiettile, 27 in tutto gli arrestati. Tutto è partito dal sit-in di alcuni studenti delle scuole superiori riunitisi per i diritti dei neri in zona Mondawmin Mall, dove si erano svolti i funerali di Gray, e intenzionati ad andare verso la centrale City Hall.
Secondo Eric Kowalczyk, portavoce della polizia di Baltimora, le proteste sono degenerate a causa dell’infiltrazione da parte di alcune gang (Black Guerrilla, Bloods, Crips). Anche se Obama ha chiesto moderazione nella gestione della rabbia – gli afroamericani sono il gruppo etnico maggioritario in città – il sindaco Stephanie Rawlings-Blake (anch’essa afroamericana) ha dichiarato un coprifuoco dalle ore 22 alle 5 (già in vigore un provvedimento dello stesso tipo per i minori di 17 anni), ha richiesto l’intervento di 5mila agenti di polizia provenienti da tutto lo stato oltre a quello della Guardia Nazionale in seguito alla dichiarazione dello “Stato di Emergenza”.