Buttafuoco: giornalismo spazzatura, troppo servile nei confronti di Renzi
Pietrangelo Buttafuoco, in un’intervista al Giornale, dice la sua circa il rapporto Governo-media. Un legame che ha raggiunto livelli morbosi, di troppa vicinanza, secondo Buttafuoco.
Non usa mezzi termini lo scrittore: “Matteo Renzi ha fatto dei giornalisti il suo braccio armato. Sono più importanti dei politici, bravi soprattutto nel manganellare i suoi nemici. Se ai tempi di Berlusconi c’è stato l’editto bulgaro, oggi è peggio”. Un’accusa nei confronti del premier che, secondo Buttafuoco, non solo occupa lo spazio televisivo, ma addirittura impone la propria autorità nei confronti dei giornalisti, sempre più tra l’intimorito e il servile. Continua Buttafuoco, specialmente sul servilismo dei giornalisti: “in troppi non vedono l’ora di assecondare la sua sete di potere, fanno a gara. Così, il premier e il suo Giglio Magico, dalla Boschi a Lotti, non rispondono mai a domande libere, cercano solo trasmissioni e testate in cui gli intervistatori non li metteranno mai in difficoltà su questioni scomode. Ed evitano tutte le altre”.
“Sono fatti sotto gli occhi di tutti – continua Buttafuoco – e sto lavorando per metterli in fila. Non si erano mai visti tanti talk show schierati in difesa del governo, tanti giornalisti pronti ad aggredire chiunque non si pieghi ai diktat renziani, tante copertine di riviste importanti fare delle marchette sfacciate al potere. È un fatto inaudito, mi fa vergognare”. Quindi elenca una serie di giornalisti posti in difficoltà per aver dato opinioni non gradite sul premier: Ferruccio De Bortoli, Nicola Porro, Chiara Geloni ed addirittura Gigi Marzullo, reo – secondo Buttafuoco – di aver ospitato Luigi Bisignani.
Poi fa un paragone col passato, specialmente col periodo di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi: “non si erano mai visti tanti giornalisti cominciare la giornata a Palazzo Chigi, per pianificare il lavoro, vedere chi bastonare e come. Ora si apre una stagione con due importanti appuntamenti: oltre al nuovo direttore del CorSera ci sono le nomine in Rai. Vedrete che combinerà Renzi. Altro che Struttura Delta di cui si parlava ai tempi di Berlusconi, adesso vanno tutti in automatico. Ma in realtà il Cavaliere aveva un rapporto sgangherato con la comunicazione. C’erano giornalisti fan come Emilio Fede, però relegati in un circuito pittoresco, presi in giro da tutti. Il gioco, allora, era chiaro. Però, ai tempi dell’editto bulgaro Il Foglio fece un editoriale durissimo contro di Berlusconi. Ferrara a quei tempi girava con la scorta, per il clima che si era creato. Al potere c’era un contrappeso. Io stesso – conclude Buttafuoco – ho scritto dei pezzi violentissimi contro il berlusconismo su Il Foglio, ma non ho avuto mai censure. Renzi, invece, usa personaggi di autorevoli testate per farsi osannare”, come, ad esempio, “Beppe Severgnini si esprime su Renzi né più e né meno di come Fede faceva con Berlusconi”.
Daniele Errera