Renzi alla Borsa: “Serve capitalismo trasparente”
Matteo Renzi debutta in Borsa. Il premier – a Milano per visitare le piccole e medie imprese che puntano alla crescita tramite la quotazione nel mercato azionario e chiudere il lungo week-end meneghino aperto con l’inaugurazione dell’Expo – parla dinanzi al gotha del mondo finanziario di Piazza Affari. I temi sono il capitalismo e le riforme, a partire dall’Italicum, su cui Renzi garantisce l’approvazione “entro stasera”, ritenendolo foriero di “stabilità politica”.
Renzi parla di capitalismo, in particolar modo quello “di relazione”, il quale “ha prodotto degli effetti negativi”. Per il premier la ricetta è una sola: “Bisogna mettere fine a un sistema basato sulle relazioni più che sulla trasparenza e sul rapporto con il mondo che sta fuori, che chiede più dinamismo e trasparenza”.
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— YouDem (@YouDem) 4 Maggio 2015
Renzi e le riforme
A proposito delle riforme, Renzi elenca i provvedimenti promessi e quelli attuati dal governo, e garantisce entro le prossime settimane l’attuazione della “bad bank” che dovrebbe sgravare le banche dal peso dei crediti incagliati, alleviando quindi gli oneri che ricadono sugli istituti. Inoltre, il premier anticipa la necessità di una strategia diversa per i fondi pensione, i quali in Italia “sono numerosissimi e spesso piccoli, in molti casi hanno un grado di investimento nel nostro paese che è fra i più bassi a livello europeo, e forse a livello mondiale”.
Tra le altre riforme in cantiere, Renzi anticipa un intervento sul Via (valutazione di impatto ambientale), “meccaniscmo che non ho paura a definire allucinante e che stiamo provando a modificarlo alla radice con la riforma della Pa”. Riguardo al futuro, il premier si mostra ottimista “per i prossimi 20 anni dell’Italia” e respinge al mittente le critiche di chi vede il male unicamente nella politica: “Dare tutte le colpe alla politica è comodo, ma ingiusto: abbiamo un problema di classe dirigente in questo Paese. Non tocca soltanto a noi”.