Matera e Marocco: una cooperazione per tutto il Mediterraneo

Pubblicato il 30 Aprile 2015 alle 12:30 Autore: Mediterranean Affairs

(In collaborazione con Mediterranean Affairs)

Il 30 marzo scorso, si è tenuto a Matera il convegno internazionale “Matera e Marocco Prospettive di cooperazione socio-economica e culturale trans-mediterranea”.

Linea diretta Basilicata-Marocco

La partecipazione di Hassan Abouyuob, ambasciatore del Marocco in Italia, è stata molto rilevante poiché ha rilevato l’importanza di una stretta collaborazione tra il più grande comune della Basilicata e lo Stato dell’Africa Settentrionale. L’obiettivo principale è quello di istituire varie attività con le quali elaborare uno o più progetti di iniziative imprenditoriali con il Marocco. Inoltre, l’ambasciatore ha sottolineato la necessità di assicurare un vigoroso sostegno per la realizzazione di rapporti non solo imprenditoriali, ma anche socio-economici e culturali nei territori corrispondenti.

Nel 2019 Matera sarà nominata la capitale europea della cultura. Ciò risulta avere la duplice opportunità di ripresentare un Sud d’Italia energico e pieno di attese, ma anche di dare più fiducia allo stato marocchino di creare una solida cooperazione. Nel 2013 Matera è stata colpita da una profonda crisi economica che si è prolungata a tutti i comparti produttivi fino al 2014. Dall’inizio del 2015, fortunatamente, la crisi si è rallentata soprattutto grazie a quelle imprese che investono e producono sui mercati esteri e, proprio su queste ultime, il comune di Matera vuole attuare i presupposti con i quali poter realizzare i suoi obiettivi imprenditoriali, socio-economici e culturali nel continente marocchino.

Vari studi e ricerche hanno dimostrato che Matera vanta una posizione chiave con la quale sarebbe totalmente in grado di portare avanti un progetto sia di riscatto per il Mezzogiorno che di sviluppo dell’area trans-mediterranea.

La cooperazione con il Marocco auspica a rendere concreto un determinato prototipo di sviluppo economico, sociale e culturale tale da riuscire a integrarsi con il resto d’Europa. Difatti, questo progresso deve essere ampliato per essere un modello da applicare a livello internazionale. Durante il convegno tenutosi a marzo, è stato aperto il dibattito riguardo al fatto di investire nella cultura d’impresa per garantirne un’internazionalizzazione delle imprese stesse, in questo modo Matera, ma anche il Marocco, accrescerebbero la loro capacità di inserirsi positivamente nel quadro globale.

Da qualche anno le aziende di Matera hanno maturato un interesse decisivo nei confronti del mercato marocchino, determinato da una serie di motivi evidenti. Da un punto di vista imprenditoriale, il complesso economico del Marocco è affine a quello della Basilicata in generale. Ad esempio, nel Regno marocchino le Piccole Medie Imprese rappresentano più del 90% del tessuto economico nazionale e contribuiscono per il 35% al volume delle esportazioni complessive.

marocco

La speranza mediterranea

Inoltre, il Marocco rientra tra i Paesi beneficiari per interventi agevolati di supporto, assistenza finanziaria e di sviluppo. Nel 2012, anche il Regno fu soggetto a una grave crisi che destabilizzò specialmente il terzo settore ma, nonostante tale congiuntura economica, il suo PIL sta registrando continuamente indici positivi e crescenti. Ne consegue che il Marocco è dotato di un mercato in crescita, dove il potere di acquisto della popolazione, adesso pari a circa 33 milioni di abitanti, è in linea di massima aumentato.

Riguardo agli aspetti politici e sociali invece, il governo marocchino ha messo in atto proposte mirate a un miglioramento del welfare: la diminuzione dell’esclusione sociale (con particolare attenzione alle fasce rurali più povere); alcuni interventi sul miglioramento dell’istruzione pubblica, delle prestazioni sanitarie, e degli alloggi; la realizzazione di trasporti e servizi in zone urbane principalmente per le popolazioni che vivono nelle cosiddette baraccopoli.

Il governo marocchino sta mostrando un vigoroso impegno con il fine di raggiungere una stabilità macroeconomica. Grazie a questa dedizione, il Marocco ha una forte fiducia da parte del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e della Banca Africana degli Investimenti; ha firmato molteplici accordi commerciali regionali e accordi di libero scambio con l’Unione Europea e gli Stati Uniti. Infine, da circa un decennio, il paese ha avviato dei programmi per rilanciare le proprie infrastrutture a livello internazionale.

In mondo sempre più globalizzato e complesso, intensificare il livello d’internazionalizzazione è una necessità se non una delle priorità più incidenti. Per fare ciò, è opportuno creare forme di cooperazione tra i paesi che vogliono attivamente internazionalizzarsi e i forti mercati emergenti come il Marocco.

Attualmente, il valore strategico del Mediterraneo è ancora minimizzato o comunque messo in discussione. Probabilmente perché i paesi della regione MENA (Nord Africa e Medio Oriente) continuano a essere caratterizzati da periodi difficili e instabili per motivi di carattere politico, sociale, economico e religioso. Tra questi però, bisogna sempre valutare alcuni casi positivi e reali come il Marocco in grado di riportare il proprio PIL a una crescita del 4%.

Per tutte le motivazioni riportate, il Marocco può garantire delle opportunità e dei vantaggi rilevanti non solo per l’Italia ma anche per tutto il Mediterraneo che, soprattutto in questo momento, ha bisogno di un grande stimolo di crescita, innovazione, e speranza.

Beatrice Casella

(Mediterranean Affairs – Editorial board)

 

L'autore: Mediterranean Affairs

Mediterranean Affairs è un centro di ricerca che mira a fornire analisi riguardanti l’area mediterranea. Svolgendo approfondite ricerche, lo staff affronta le varie tematiche di politica internazionale incentrate sulla difesa e la sicurezza, la stabilità regionale, e le sfide transnazionali come l’integrazione economica.
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