Il Partito della Nazione? Per i sondaggisti esiste già. Interpellati da Adnkronos, sulla possibilità che il Pd si trasformi in una nuova balena bianca, gli esperti annunciano che la trasformazione è già avvenuta. “Molto dipende da cosa succederà all’interno del Pd e dalla consistenza della sua minoranza, ma di fatto il Pdn c’è già -dice Luca Comodo di Ipsos-. Che Renzi abbia intenzione di trasformare il Pd in questo senso è evidente, ma fare stime sulla riuscita dell’operazione è praticamente impossibile, tutto dipenderà dai risultati che porta e dalle evoluzioni della crisi economica. Comunque che l’intenzione sia quella è provato anche dall’Italicum, che va in quella direzione. Il vessillo più alto dei successi di Renzi può considerarsi l’elezione di Mattarella al Quirinale, ma quella è stata un’operazione di grande tessitura politica; adesso invece il premier cerca lo scontro sapendo che lo vincerà: s’è visto con la legge elettorale, e può darsi che abbia voglia di forzare anche sul nuovo partito, ma aspetta i risultati delle regionali”.
Partito della Nazione, Swg: “Ci sarà cancellazione vecchio schema destra/sinistra”
“Certamente la strada è questa, anche la legge elettorale porta a uscire dallo schema classico destra-sinistra andando più verso scontro tra due formazioni politiche che si confrontano su programmi e non su ideologie -afferma Maurizio Pessato di Swg-. E qui la differenza si fa sottile, sembra un’operazione semplice ma in realtà deve superare momenti di condizionamento, ovvero gli agganci reali ‘a priori'”, l’appartenenza politica basata su ideologie e istintiva, caratteriale. Il primo a rompere questo schema è stato Blair quando si è svincolato dai sindacati, e anche Renzi in questo anno si è svincolato. È chiaro che ci saranno resistenze, però se si produce azione riformista e questa va avanti, è difficile dire non vada bene. La vera difficoltà del progetto renziano è il nostro livello di politicizzazione, che nel cittadino medio italiano è molto più elevato che in quelli degli altri paesi europei, ma lui sta segnalando fino in fondo la rottura dei vincoli aprioristici e quindi cancellazione vecchio schema destra-sinistra. Potrebbero essere le regionali -conclude anche Pessato – a confermare lo stato di salute positivo del Pd di Renzi”.
Partito della Nazione, Piepoli: “Serve un chiromante per predirne il successo”
“Lo sta facendo eccome, e visto che non sbaglia un colpo -e sinceramente non so come faccia- mi meraviglierei che non ci riuscisse: ma dati non ce ne sono”, dice Nicola Piepoli, che da tempo segnala “la forza magnetica, alchemica di Matteo Renzi: può anche darsi che siano gli italiani, stremati da anni di inconcludenza, che cercano un capo che sblocchi l’impasse, ma comunque Renzi agisce bene: o va col vento o lo crea: e naviga”. Il problema, afferma Piepoli, è “cosa sia questo Partito della nazione: un partito di centro? Tutti quelli che ci hanno provato, Casini nella sua gioventù o Monti più recentemente, hanno avuto risultati miseri. Anche se il centro può rendere, a patto che se ne capisca la formula alchemica: e Renzi -ripete- è un grande alchimista che finora non ne ha sbagliata una che sia una. Per aggregare da sinistra i centristi, che sono o centrodestra o centrosinistra, ci vuole una forza magnetica superiore a quella di un Casini o di un Monti, e Renzi ce l’ha. Ma per sapere se avrà davvero successo -conclude- bisogna consultare un chiromante, non un sondaggista”.