Rai Way, Guardia di Finanza nella sede di Ei Towers: sospetto aggiotaggio
Nubi di tempesta in casa Mediaset. La Guardia di Finanza in mattinata ha perquisito la sede di Ei Towers, la controllata del Biscione – che distribuisce il segnale tv delle reti di Berlusconi – che nei mesi scorsi ha lanciato una vera e propria offensiva su Rai Way. Secondo le prime indiscrezioni, a finire nel mirino delle fiamme gialle sarebbero tutti i componenti del consiglio di amministrazione di Ei Towers. Il reato ipotizzato nei loro confronti è quello di aggiotaggio ed è relativo proprio all’offerta pubblica di acquisto e scambio sulle antenne della televisione di Stato.
Tutta la vicenda non era, in verità, nata sotto i migliori auspici: mentre l’intenzione di Ei Towers era quella di acquisire oltre il 65% di Rai Way, il principale azionista delle antenne pubbliche, cioè il ministero dell’Economia, aveva da subito fatto sapere la ferma intenzione di mantenere il 51% di RW in mano pubblica. Ne era seguita da parte della Consob un preavviso di rigetto, né aveva passato il vaglio della Commissione la nuova versione del Prospetto, che prevedeva una soglia minima al 40%.
L’inchiesta è partita per iniziativa della procura di Milano, in seguito a una segnalazione del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza. L’iniziativa dell’autorità giudiziaria muove dal comunicato di EiTowers del 24 febbraio 2015 sull’Opas su Rai Way. Secondo l’ipotesi formulata dalla procura, il comunicato crea quanto meno una carenza di informazioni al mercato.
Ei Towers ha turbato il mercato?
In buona sostanza, i Pm sospettano che l’Opa lanciata da Mediaset è stato un tentativo di turbare il mercato, ben sapendo che comunque non si sarebbe potuto raggiungere l’obiettivo dichiarato della maggioranza del pacchetto azionario, a causa dei vincoli posti dal governo al momento della quotazione di Rai Way.