Buone notizie, forse, per l’Italia. L’Istat ha rivisto al rialzo le stime di crescita del Pil. Secondo la “Prospettiva per l’economia italiana nel 2015-2017” la crescita reale attesa passa dallo 0,5% stimato a novembre allo 0,7%.
Il Quantitative easing della Bce, poi, potrebbe portare un ulteriore aumento di 0,1 punti percentuali. Un trend che sarà confermato anche dal prossimo biennio: l’economia crescerà dell’1,2% l’anno prossimo e dell’1,3% nel 2017.Secondo l’Istituto nazionale di statistica questa contenuta crescita è dovuta, per l’anno in corso, alla domanda estera mentre per il biennio successivo alla domanda interna.
Disoccupazione in calo
Anche l’occupazione, in aumento dello 0,6%, contribuirà alla moderata ripresa economica, dopo diversi anni di recessione. Da qui al 2017, la disoccupazione dovrebbe dunque scendere dall’attuale 13,4% al 11,5%, per poi tornare al di sotto del 10% entro il 2020.
Segnali di ripresa anche per quel che concerne l’inflazione, che segnerà un moderato recupero dal 2015. Lo prevede l’Istat spiegando che in prospettiva, l’attenuazione delle spinte deflative esogene, imputabile in via principale al deprezzamento della valuta europea, riporterà l’inflazione su un sentiero positivo.
Nella media del primo quadrimestre, ricorda l’istituto, l’inflazione si è attestata su un valore leggermente negativo ma in ripresa: dopo la forte caduta di gennaio (-0,6%) la variazione annua dei prezzi al consumo è risultata nulla in aprile.