Yemen: il governo in esilio chiede al Consiglio di Sicurezza dell’ONU l’avallo di un’operazione di terra contro gli Houthi.
Yemen: un’invasione “limitata”
Il governo di Sana’a in esilio ha chiesto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di fornire copertura legale a un’invasione “limitata” del paese da parte dell’Arabia Saudita. L’obiettivo dell’operazione di terra, riferisce Reuters, sarebbe quello di intervenire rapidamente nelle città di Taiz e Aden.
La richiesta del Presidente Abd Mansour Hadi si è resa necessaria dopo i violenti scontri degli scorsi giorni ad Aden, seconda città del paese e roccaforte delle forze fedeli al governo. I combattimenti tra lealisti e miliziani Houthi hanno visto prevalere questi ultimi.
Yemen: la caduta di Aden
L’intervento saudita in Yemen dura da 6 settimane. Anche se Riyad ha più volte agitato lo spettro dell’intervento di terra, in realtà, ha dimostrato una certa riluttanza a impiegare le proprie truppe preferendo i raid aerei per bersagliare le posizioni Houthi.
Tuttavia, i raid, seppur utili in un primo momento a limitare l’avanzata delle milizie sciite, non sono stati risolutivi: ultimamente gli Houthi hanno preso il controllo di un distretto della città portuale di Aden. Il capo della resistenza della città Naif Al Bakri ha quindi chiesto rinforzi: “la situazione della battaglia richiede un intervento di terra da parte della coalizione araba per evitare la caduta di Aden”.
Yemen: milioni di vite in pericolo
Inoltre, le 22 organizzazioni non governative intervenute in Yemen nelle scorse settimane hanno avvertito la comunità internazionale: se non si interrompe il blocco delle importazioni di combustibile (serve per alimentare i generatori di elettricità degli ospedali), non saranno in grado di fornire sostegno alla popolazione civile per più di una settimana.
“Milioni sono le vite a rischio, in particolare quelle dei bambini, presto non saremo più in grado di prestare soccorso” ha dichiarato Edward Santiago direttore di Save the Children per lo Yemen. Da Croce Rossa e Medici Senza Frontiere si chiede un accesso umanitario al paese senza restrizioni perché “la situazione è catastrofica, i civili hanno sempre più difficoltà”.