Capita che tra le liste che liste che appoggiano in Veneto l’ex eurodeputato del Pd Alessandra Moretti per la corsa alla presidenza ci sia anche ‘Uniti per il Progetto Veneto Autonomo’ in cui spicca la candidatura dell’ex leghista Santino Bozza. Niente di strano fin qui. Il salto della quaglia è una consuetudine italica. Basti pensare a quanto accaduto in Campania dove Carlo Aveta, ex militante della Destra è ora alleato del democratico Vincenzo De Luca.
La Zanzara, programma radiofonico su Radio 24, ricorda però le pesanti parole riservate da Santino Bozza ai gay: “Non conosco la parola gay, io li chiamo culattoni. Gay è in inglese, io non conosco l’inglese. Qui in Veneto li chiamiamo culattoni”. E ancora: “A me i gay non piacciono, se me li trovo vicino mi stacco di qualche metro. Mi giro, sono contro i gay, sono diversi. Purtroppo esistono, sono malati”. Ancora a La Zanzara, era il 2012, Bozza disse: “Un figlio gay? Lo avrei curato oppure portato personalmente a donne, dicendo che questa è la sua vocazione. Sei un maschio, gli avrei detto”. “Se vedo due uomini che si toccano e si baciano sputo per terra – continuò – perché se manca la coppia fra donna e uomo finisce il mondo”. “I romani- proseguì Bozza – hanno perso l’Impero per questa storia, per colpa dei culattoni e del benessere. Purtroppo esistono e devono vivere ma non sopporto che vadano in giro davanti ai bambini”.