Un risultato tuttavia da leggere in controluce perché, con l’aumento dell’astensione registrato questa settimana nei sondaggi – siamo al 51,5% – e confermato dalla recente tornata elettorale in Trentino e Valle d’Aosta, significa che il Partito Democratico semplicemente perde meno elettori rispetto agli altri partiti.
E se Movimento 5 Stelle di Grillo e la Lega trainata da Salvini rimangono stabili rispetto alla passata rilevazione, molto male va per Forza Italia che rompe la soglia psicologica del 12% attestandosi nelle rilevazioni demoscopiche un decimale sotto.
Ovviamente l’elevata astensione favorisce i piccoli partiti, che generalmente possono contare su un gruppo di sostenitori ed elettori molto motivati, e infatti Sinistra Ecologia e Libertà e Fratelli d’Italia continuano a far registrare i loro massimi, ma anche qui siamo di fronti a dati alquanto illusori a fronte della notevole astensione.
E infatti persino l’accoppiata Alfano-Casini risale nei sondaggi al 3.1% riconquistando un pugno di seggi nel Parlamento eletto con l’Italicum. Ed è questa l’unica novità nella distribuzione dei seggi nel Parlamento.