Parla l’ex direttore del Corriere Ferruccio De Bortoli: “L’Italia è un Paese ad alta digeribilità, che non impara dai propri incidenti. Ci si rifà molto facilmente una verginità, e si cambia di aspetto e di maschera con grandissima velocità. La politica è il miglior esempio. Credo che il trasformismo sia una delle caratteristiche peculiari del nostro Paese”.
Intervistato dal Fatto Quotidiano De Bortoli parla della nuova legge elettorale: “Uno degli straordinari difetti dell’Italicum è che aumenterà il grado di trasformismo della politica. Il partito della Nazione è il trionfo del trasformismo. Ma come: ci siamo divisi tra bianchi e neri, tra guelfi e ghibellini, per una vita e poi improvvisamente confluiamo tutti in un grande partito!”.
De Bortoli: “Italicum favorisce trasformismo”
“In questa grande decomposizione del quadro politico l’Italicum favorisce il trasformismo, forse anche nella certezza di chi comanderà. Però il trasformismo, attenzione, è una malattia che mina alla base la democrazia. Vedo il rischio di un distacco tra la società e la politica”.
“L’effetto collaterale dell’Italicum sarà di aumentare l’astensionismo: se l’offerta politica si riduce a un Partito della Nazione, e ad alcuni residuali cespugli, che non hanno la minima attrattività perché sono perdenti nati… È avvenuto un cambio sostanziale nella forma di governo, siamo passati a un premierato forte: un passaggio che si è concretizzato con leggerezza colpevole. L’Italia, una democrazia immatura, ama l’uomo forte. Mentre la partecipazione è fatta da contrappesi, istituzioni che si rispettano”.
De Bortoli “Ho sbagliato in rapporto con politici”
De Bortoli parla poi dei rapporti tra giornalisti e politica: “Da noi c’è sempre una visione un pò amicale del rapporto tra giornalista e politico. Ci si dà troppo spesso del tu, si va a cena. In questo ho commesso degli errori anch’io”. “Ho capito che bisogna essere un po’ più rigidi, altrimenti la tua fonte pensa che tu non abbia regole”.