Elezioni Regionali, Sondaggi Puglia: Emiliano verso il trionfo (11/05)
Elezioni Regionali, Sondaggi Puglia realizzati da Ipr e Tecnè per Porta a Porta: Michele Emiliano si appresta a divenire Governatore.
In vista delle elezioni regionali, gli istituti Ipr e Tencè hanno effettuato un’analisi sulle intenzioni di voto in Puglia. I sondaggi sono stati trasmessi dalla trasmissione Porta a Porta l’11 maggio. Sono stati monitorati anche il Veneto, la Liguria, la Campania. Il dato certo che si evidenzia dalle rilevazioni è che l’ex sindaco di Bari ed ex magistrato, Michele Emiliano, non dovrebbe avere problemi a divenire governatore della Regione. Al momento ha più di venti punti di vantaggio sulla candidata del Movimento Cinque Stelle, Antonella Laricchia, che per entrambi gli istituti si dovrebbe piazzare al secondo posto.
Elezioni Regionali, Sondaggi Puglia Ipr Marketing
Secondo l’Ipr Marketing la coalizione di centro-sinistra guidata da Michele Emiliano doppierebbe quella dei Cinque Stelle. 44,0% per la prima, 22,0% per la seconda. La “guerra” interna al centro-destra sarebbe vinta da Adriana Poli Bortone che con il 18,0 staccherebbe di 4 punti Francesco Schittulli. Ovviamente è estremamente importante segnalare la forza e la popolarità del candidato Emiliano che raccoglierebbe, grazie alla possibilità del voto disgiunto, più consensi della sua stessa coalizione (46% vs 44%). Si possono considerare irrilevanti gli altri movimenti.
La somma indecisi+astenuti, nonostante un quadro molto chiaro, è al 52% se si guardano i candidati e al 55,0% se si considerano le coalizioni.
Elezioni Regionali, Sondaggi Puglia, Tecnè
Sostanzialmente non cambia di molto la situazione se si analizza il risultato dell’indagine condotta dall’istituto Tencè. Emiliano sarebbe ancora più forte 45,0% considerando le liste collegate. Il Movimento Cinque Stelle sarebbe al 22,5%, mantenendo invariato il rapporto 1:2. Varia qualcosa nella sfida tra Poli Bortone e Schittulli: in questo caso la forbice sarebbe molto ridotta e pari al 2,5% se si guardano le liste collegate ai candidati. Tra i due contendenti invece ci sarebbe perfetta parità, al 15,5%. Assente in questo caso l’effetto traino del candidato del centro-sinistra.
La somma indecisi+astenuti supera anche in questo caso il 50%.