Jobs Act, Landini: Governo ha scelto di stare con le imprese
Maurizio Landini torna all’attacco del Jobs Act e rilancia lo sciopero generale. “Ripristinare le pensioni di anzianità per alcune categorie di lavoratori, introdurre il reddito minimo di cittadinanza contro il ricatto della precarietà e per tutelare davvero il diritto allo studio, e sulla scuola è arrivato il momento di uno sciopero generale di tutte le categorie, perchè la scuola è un problema di tutti, non solo degli insegnanti e degli studenti”.
Landini e il suo programma
Il segretario della Fiom, in un’intervista a Repubblica, espone il suo programma fatto di tre punti focali. “È un programma sindacale e politico – afferma – L’azione dei soggetti sociali è politica, smettiamola con le ipocrisie! I sindacati fanno politica, la Confindustria fa politica. Il problema sono i contenuti delle proprie azioni. E Renzi non si sta occupando dei problemi di coloro che lavorano, ha scelto di stare a prescindere dalla parte delle imprese». Parlando della sentenza della Consulta sulle pensioni, Landini ritiene che “la rivalutazione debba valere in linea di principio per tutte le pensioni. Certo, si può anche ragionare sull’introduzione di un tetto. Ma in generale servirebbe un ripensamento del sistema previdenziale, con il il ripristino delle pensioni di anzianità per i lavori usuranti e la cura dei bambini”.
Sul reddito minino entrato nel dibattito politico con il M5s, Landini rivendica che “è dal 2010 che la Fiom propone il reddito di cittadinanza da finanziare con la fiscalità generale e la lotta all’evasione”.