Sondaggio SWG del 15 maggio 2015: il Partito Democratico perde un punto e anche Forza Italia riduce i propri consensi, ne beneficiano il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord. Gli italiani avvertono bisogno di partecipazione, specialmente per la scuola, per il sociale e pure per l’economia.
L’istituto SWG ha diffuso questa mattina, venerdì 15 maggio, il sondaggio settimanale politico-elettorale.
Sondaggio SWG, le intenzioni di voto al 14 maggio 2015
Vediamo innanzitutto le intenzioni di voto, partendo dalle variazioni più importanti rispetto alla settimana precedente. Questa volta il calo più significativo investe il Partito Democratico, che cede un punto e scivola al 37,5%. Invece la Lega Nord, guadagnando 0,9 punti, si porta al 13,9%, allo stesso livello di Forza Italia, che questa settimana perde 7 decimi.
SEL passa dal 4% al 3,7%, mentre una variazione analoga ma di segno opposto aiuta il Movimento 5 Stelle a riportarsi a quota 18,2% e Rifondazione Comunista all’1,2%, che però non gli consente di superare lo sbarramento per entrare in Parlamento. In lieve calo di un decimo troviamo NCD-UDC, questa volta al 3,1%; Fratelli D’Italia, al contrario, cresce leggermente e viene stimato al 3,9%.
Fuori dal Parlamento, oltre a Rifondazione, troviamo i Verdi, oggi dati allo 0,9% e Italia Unica di Corrado Passera, che potrebbe valere lo 0,6%.
Sondaggio SWG, la partecipazione genera entusiasmo
I due quesiti politici della settimana riguardano l’esigenza di partecipazione manifestata da molti italiani. Vediamo, nella prima scheda, che il termine “partecipazione” viene associato frequentemente a sentimenti di entusiasmo, determinazione e coraggio. Molti meno sono quelli che si soffermano sul bicchiere “mezzo vuoto”, anche se c’è qualcuno che lo collega anche a sentimenti di tristezza, vuoto e angoscia.
A proposito dei settori in cui gli italiani invocano maggiore partecipazione, in testa troviamo, con il 29% delle scelte, il sociale e la scuola, seguite però dalla sfera economica – dato interessante, non molto scontato, anche perché coinvolge il 27% delle preferenze – e, subito dopo, da quelle del territorio/ambiente.