Sondaggi Regionali su Veneto e Puglia da parte dell’Ipsos: Zaia verso la riconferma, Emiliano verso un vittoria netta.
Se in Campania e Liguria la situazione è molto fluida ed equilibrata, tutti gli istituti demoscopici concordano nell’attribuire una vittoria netta sia a Luca Zaia, nel Veneto, sia a Michele Emiliano, in Puglia. Il primo si avvia ad una riconferma senza troppi affanni, il secondo è pronto per succedere a Nichi Vendola alla guida della Regione.
Sondaggi regionali Puglia
L’ex Sindaco di Bari, Michele Emiliano, candidato del centro-sinistra è stimato tra il 47 e il 50%. La sua prima rivale, secondo l’istituto guidato da Nando Pagnoncelli, è Adriana Poli-Bortone, la candidata ufficiale di Forza Italia-FDI, che attestandosi tra il 20 e il 23 stacca nella guerra interna il candidato fittiano, Schittulli, che otterrebbe tra l’undici e il quattordici per cento. Antonella Laricchia, candidata dei Cinque Stelle, si colloca tra il 13 e il 16 per cento. La somma tra indecisi e non voto è pari al 49,1%.
Nonostante il cospicuo vantaggio il Pd perde circa 10 punti percentuali rispetto alle europee. La flessione, in parte, è sicuramente dovuta all’ottimo risultato delle altre liste che si collocano nella coalizione di Emiliano. Il calo è comune sia a Fi/Pdl (-4,5%/-7,5%) sia al M5S (10%/7%).
Quali sono i giudizi dei cittadini pugliesi sull’ex Governatore e sulla passata amministrazione regionale? Vendola raccoglie più consensi della suo gruppo di governo, ma nonostante questo risultano prevalgono i pareri negativi. Giudica positivamente il leader di Sel il 39%, lo boccia il 56,9%.
Sondaggi Regionali Veneto
Non dovrebbe avere problemi Luca Zaia ad essere riconfermato Governatore del Veneto. Prima di passare alle intenzioni di voto è bene evidenziare come siano espressi giudizi particolarmente positivi su di lui (63,2%) e sulla sua amministrazione regionale (52,7%), da parte dei Veneti.
Zaia al momento è stimato tra il 42 e il 45 per cento, la sua rivale democratica, Alessandra Moretti, raccoglie tra il 31 e il 34 per cento dei consensi. Flavio Tosi, il dissidente leghista, non sfonda e rischia di non arrivare nemmeno a doppia cifra, attualmente è ipotizzato tra l’8 e l’11 per cento. Il giovane candidato del Movimento Cinque Stelle, Jacopo Berti, viene collocato tra il 10 e 13 per cento.
Da segnalare il tracollo di Forza Italia che replica le percentuali trentine, il forte calo del Partito Democratico rispetto alle europee (-9%/-6%) e la crescita della Lega Nord (+3%/+6%).