Il leader della Fiom, Maurizio Landini, ha presentato la lista alternativa, rispetto a quella di maggioranza, in vista dell’elezione del nuovo comitato direttivo della Cgil: sono 110 i firmatari. Insieme a Landini, una parte dell’ex area ‘Lavoro e società’, tra cui il segretario confederale Nicola Nicolosi. “Siamo partiti uniti e siamo spaccati grazie al segretario generale” ha affermato Landini.
Alla commissione elettorale è stata presentata anche una seconda lista alternativa da Giorgio Cremaschi (già firmatario del secondo documento congressuale), che ha raccolto 31 firmatari. Sono quindi tre le liste per il direttivo, comprese quelle di Landini e Cremaschi.
Nella sua relazione introduttiva ieri il segretario generale Susanna Camusso ha criticato il Governo Renzi. Così Camusso nel suo intervento: “Contrastiamo e contrasteremo l’idea di un’autosufficienza del Governo, che taglia non solo l’interlocuzione con le forme di rappresentanza, ma ne nega il ruolo di partecipazione e di sostanziamento della democrazia. Una logica di autosufficienza della politica che sta determinando una torsione democratica verso la governabilità a scapito della partecipazione.
L’abbiamo indicato come nostra preoccupazione rispetto alla nuova legge elettorale e alla riforma costituzionale. Un giudizio esplicito sulla mancanza di equilibrio dei poteri e sulla riduzione della partecipazione. Per una fase le circostanze, anch’esse di crisi, hanno reso la concertazione possibile e utile per il Paese”.
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, parlando con i giornalisti a margine del congresso della Cgil a Rimini, non usa mezzi termini. Tra il premier e i sindacati, ha detto Poletti, “non credo che si inneschino guerre fredde o calde di nessuna natura. Ci sono scelte che il governo fa, di merito e di metodo, è legittimo che si sia d’accordo o non d’accordo”. Sulla concertazione Poletti è categorico: “Il Paese in passato ha sbagliato per paura di sbagliare, non decidendo perché la decisione provocava rischi dal punto di vista del consenso” ma «oggi c’è bisogno di un radicale cambiamento in questo Paese”.
Congresso Cgil, Camusso rieletta segretario generale – Susanna Camusso è stata rieletta segretario generale della Cgil con 105 voti a favore (36 contrari e 2 astenuti); su 151 aventi diritto, i votanti sono stati 143.