Nigeria: la schiavitù non è finita
Ciò che è avvenuto in Nigeria, nello stato di Zamfara, passerà sotto silenzio. Forse qualche giornale ne parlerà nella sua edizione on line ma la notizia verrà coperta nel giro di qualche decina di minuti da altre: la politica, la cronaca, expo, il calcio…
Nigeria: la tragedia di Zamfara
Mi riferisco alla tragedia avvenuta in una miniera d’oro, nello stato di Zamfara, appunto, dove 28 bambini sono morti per avvelenamento da piombo e decine di altri bambini sono in gravi condizioni. In quello stesso stato, nella stessa regione, nella stessa miniera nel 2010 era avvenuta una tragedia analoga. Allora erano morti oltre 400 (quattrocento!) bambini. Non era stato fatto niente per evitare che accadesse di nuovo e infatti è accaduto.
Il piombo viene usato per lavorare l’oro grezzo e separarlo dalla roccia e dalle impurità. Ma il piombo è altamente tossico e i bambini sono morti, appunto per avvelenamento. Perchè bambini? Perché sono incoscienti, perché si sottopongono a rischi con meno paura e poi perché nelle miniere bisogna scavare e infilarsi in cunicoli che spesso smottano e li seppelliscono vivi. I bambini sono piccoli e devono scavare di meno. Sono più adatti.
Nigeria: nelle pieghe del mondo
Dietro queste schiere di bambini però evidentemente ci sono adulti. A cominciare da quelli della comunità locale che consentono queste lavorazioni, per proseguire poi ai compratori, agli intermediari, alle imprese import-export, alle multinazionali che usano poi quella materia preziosa.
Insomma, una catena mortale che uccide bambini e arricchisce personaggi e imprese che rimangono nell’ombra e che non saranno mai scalfite da accuse. Ciò che è avvenuto nello stato nigeriano di Zamfara non è qualche cosa di isolato, qualcosa di occasionale. Purtroppo no! Purtroppo è il nostro mondo che produce tragedie di questo tipo. Secondo Save The Children solo in Africa sono 85 milioni i bambini che lavorano come minatori in condizioni di schiavitù. Un esercito di bambini che non possono essere considerati una casualità, che non possono essere considerati un fenomeno che si annida nelle pieghe del nostro mondo. No, è il nostro mondo nel quale la schiavitù continua ad essere un fenomeno sociale e le violazioni dei diritti umani sui più deboli una pratica quotidiana.