Legge del contrappasso per Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, che l’8 aprile 2013 pronunciò frasi anti-rom nel corso della trasmissione radiofonica “La zanzara” ed ora – chiamato a risponderne in tribunale – si dice pronto a rendersi disponibile “a fare volontariato nei campi rom” della sua città.
Salvo poi precisare in una nota che il suo impegno sarà profuso in “attività di volontariato presso un’associazione storica torinese di tutela e assistenza al popolo rom presso la sede stessa e non presso i campi”.
Borghezio, accusato di discriminazione razziale e diffamazione aggravata dalla finalità di odio razziale ed etnico, ai microfoni di Giuseppe Cruciani e David Parenzo aveva apostrofato come “facce di c… che qualche presidente della Camera riceve” gli otto giovani rom invitati invitati Laura Boldrini alla Camera in occasione della Giornata internazionale dei rom e dei sinti. “Spero che non portino via gli arredi della Camera”, aveva detto Borghezio, aggiungendo che “una buona percentuale” dei ladri “sono rom” e che rispetto al lavoro sono “come l’acqua con l’olio”, visto che “nemmeno si propongono di lavorare”.
Le altre frasi di Borghezio sui rom
Ai rom, secondo Borghezio, va riconosciuta “una certa cultura tecnologica nello scassinare gli alloggi della gente onesta. Il problema non sono loro, ma le Boldrini, questi cattocomunisti del piagnisteo, questi professionisti dell’assistenzialismo che non serve a un c…”. “Sui rom penso quello che pensano tutti: mano alla tasca del portafoglio per evitare che te lo portino via: è un riflesso pavloviano”, ha affermato Borghezio sempre nel corso della puntata “incriminata”.