Violenti scontri tra polizia e manifestanti anti-Salvini sono andati in scena a Massa, durante un comizio del leader della Lega. I manifestanti si sono presentati in strada con cartelli di protesta e materassini e canotti come scudi e caschi, con l’intenzione di impedire il comizio del leader padano. L’escalation della tensione si è avuta con un lancio di oggetti – uova, arance, sassi e bottiglie – contro la polizia e il successivo sfondamento del cordone formato dalle forze dell’ordine nei pressi del palco, che ha portato la polizia a reagire con cariche e manganelli. Il bilancio parla di due manifestanti feriti – entrambi in stato di fermo – ed una decina di contusi.
L’episodio arriva dopo l’intervento a Radio Padania di Matteo Salvini, che aveva commentato così le contestazioni durante i suoi interventi elettorali: “Non reagiamo con violenza, siamo adulti e civili, ma non stiamo neanche lì a farci sputare in testa”. “Non ci spaventano – ha aggiunto riferendosi a coloro che protestano – sono loro che hanno paura”.
“Oggi Bologna, tra le altre eccellenze che può offrire la città, ospiterà la manifestazione nazionale dei Rom e dei Sinti, che ovviamente protestano contro l’emarginazione, contro la gente brutta e cattiva che non gli vuole bene, contro la Lega. Questa ostilità è inspiegabile. Perché la gente non vuole avere il campo rom davanti casa che è un luogo di festa, di gioia, di integrazione, di scambio culturale?”. Cosi Matteo Salvini,ha ironizzato polemicamente sulla manifestazione in corso a Bologna.
A Salvini non piace il reddito di cittadinanza
“Preferisco investire nel lavoro” ha detto Salvini in merito alla proposta del M5S del reddito di cittadinanza ed alla discussione parlamentare sulla misura. “Ogni aiuto che si può dare a chi è in difficoltà è benvenuto ma, se ho dei soldi e devo decidere se darli a chi sta a casa o investirli in riduzione delle tasse per aiutare gli imprenditori ad assumere di più, preferisco usarli per aiutare l’industria, il commercio e l’artigianato. Non possiamo avere milioni di cassintegrati altrimenti ci andiamo a spegnere”.
Alfano: “Salvini parla a tutte le ore ma impedirlo è indegno”
“È assolutamente indegno che qualcuno voglia impedirgli di parlare dunque nonostante il mio noto dissenso dal contenuto delle sue parole, io mi impegnerò sempre al massimo per difendere il diritto suo a dire ciò che ritiene di dire”. È quanto ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, oggi a Spoleto, parlando delle contestazioni che hanno caratterizzato i comizi di Matteo Salvini negli ultimi giorni. “Non credo che agli italiani manchino le parole di Salvini, nel senso che credo che lo sentano parlare ovunque ogni giorno a tutte le ore del giorno e della sera, quindi non credo che abbia inibita la libertà di parola”.
Sammarco “A Salvini conviene fare il martire”
“A Salvini fa molto comodo fare il martire e per raggiungere questo scopo non esita a sottolineare inesistenti negligenze da parte della polizia che ha impiegato oltre 8mila uomini per proteggere i suoi sacrosanti diritti. Al leader leghista l’incidente non dispiace e lo cerca con il lanternino, come a Bologna quando non si coordinò volutamente con la Questura che era pronta a scortarlo. Se ci riesce tenesse fuori le forze dell’ordine dalle sue speculazioni, perchè gli agenti non lo meritano e avrebbero questioni ben più rilevanti di cui occuparsi”. Lo afferma in una nota Gianni Sammarco (Ap) componente della Commissione Difesa della Camera.