Quattro elezioni, quattro trionfi per il centrodestra. Stando al trend degli ultimi venti anni, le Elezioni Regionali in Veneto, in programma domenica 31 maggio, si prospettano con un esito del tutto scontato.
La Regione torna al voto dopo il successo di Luca Zaia nel 2010, primo governatore leghista in una Regione che veniva da ben tre mandati consecutivi targati Giancarlo Galan, l’uomo forte di Forza Italia in Veneto. E il centrosinistra? In venti anni solo briciole.
Infografiche – Elezioni Regionali Veneto 2015: i precedenti
Qui di seguito è presente un’infografica che racchiude lo storico elettorale dal 1995 – con l’introduzione dell’elezione diretta dei governatori – ad oggi ed il trend dei due principali schieramenti in questo ventennio (cliccando nei riquadri in alto al centro è possibile scegliere il grafico da selezionare; inoltre, passando con il mouse sui grafici, è possibile visualizzare ulteriori informazioni):
Come si può notare dai grafici, il centrosinistra in Veneto non è mai andato oltre il 42%, raccolto da Massimo Carraro alle Regionali del 2005. Le elezioni successive – quelle del 2010 – hanno invece segnato il risultato peggiore per la coalizione progressista, con il 29% raccolto dall’attuale leader della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi.
Sempre tonico, invece, il centrodestra. L’unico risultato inferiore al 50%+1 dei voti validi è quello registrato nel 1995, dove però la coalizione moderata era divisa, con due candidati separati (Giancarlo Galan per il Polo della Libertà ed Alberto Lembo per la Lega Nord). Sommando al 38% di Galan il 17.5% registrato da Lembo, si arriva ad un bacino elettorale pari ad oltre il 55% dei voti validi.
Gli ultimi sondaggi sembrano prefigurare una situazione simile al 1995, con il candidato del centrodestra – il presidente uscente Luca Zaia, appoggiato da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – quotato sotto al 50% ma comunque davanti al candidato del centrosinistra (Alessandra Moretti, PD), nonostante la scissione moderata prodotta dalla candidatura del sindaco di Verona Flavio Tosi, fuoriuscito dalla Lega ed appoggiato da una serie di liste civiche e da Area Popolare NCD-UDC. Ricordiamo che per le Regionali si vota con il maggioritario secco senza ballottaggio: basta ottenere la maggioranza relativa dei voti validi per diventare governatore.
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