La lotta ai privilegi delle pensioni si fa ogni giorno sempre più aspra. E così il presidente Sergio Mattarella decide di dare il buon esempio rinunciando al cumulo delle pensioni. E lo fa rispondendo ad un editoriale scritto dal direttore del Giornale Alessandro Sallusti in cui si sottolineava come il capo dello Stato avrebbe potuto”cumulare quattro pensioni, da professore, da deputato di lungo corso, da giudice della consulta e, un domani, da senatore a vita”. Ecco la risposta del presidente Mattarella.
Egregio Direttore,
nell’articolo di fondo di ieri Lei scrive che il presidente Mattarella potrebbe cumulare quattro pensioni, «da professore, da deputato di lungo corso, da giudice della consulta e, un domani, da senatore a vita».
È appena il caso di far notare che la qualità di senatore a vita, proprio per questa condizione, non può produrre alcuna pensione. Inoltre, in quanto parlamentare a vita, non potrà percepire neppure pensione o vitalizio quale ex deputato. Va aggiunto che la condizione di ex giudice della Corte Costituzionale non comporta pensione. Pertanto l’unica pensione di cui, oggi e in futuro, potrà usufruire il presidente Mattarella è quella di professore universitario.
L’ammontare di questa pensione, peraltro, viene integralmente detratto dalla retribuzione di presidente della Repubblica, dato che il presidente Mattarella, nei primi giorni del suo mandato, ha deciso il recepimento, per la presidenza della Repubblica, del divieto di cumulo tra stipendio e pensioni erogate da pubbliche amministrazioni. Naturalmente questo divieto è stato applicato anzitutto al presidente, che ha conseguentemente disposto la riduzione della sua retribuzione in misura corrispondente all’intero ammontare della sua pensione.
Cordiali saluti
Giovanni Grasso, consigliere per la stampa del presidente della Repubblica