Anche l’ex ministro Elsa Fornero interviene sulla sentenza della Consulta contro il blocco delle indicizzazioni delle pensioni.
Sulla sentenza: “Restituire tutto a tutti è discutibile”
Ai microfoni del Messaggero, Fornero ha affermato che troverebbe “molto discutibile se si interpretasse la sentenza della Consulta come indicazione a restituire tutto a tutti i pensionati, perché il peso di questa interpretazione cadrebbe sulle spalle delle generazioni giovani e future”.
L’ex ministro, poi, ha parole di riconoscenza nei confronti del premier Matteo Renzi, che “non ha mai usato nei miei confronti toni aspri dei molti politici che a suo tempo mi incoraggiavano e che oggi mi criticano”.
Fornero: “Il blocco delle pensioni non previsto nella riforma”
Fornero torna, poi, a specificare che il blocco delle indicizzazioni delle pensioni non era previsto dalla riforma del sistema pensionistico che da lei ha preso il nome. “Quel provvedimento che congelava gli assegni previdenziali non faceva parte della riforma delle pensioni” ha spiegato l’ex ministro, sottolineando che “non era nato per iniziativa del ministero”.
Per Fornero, si trattava di una “operazione aggiuntiva” adottata dal Tesoro e che doveva concretizzarsi come “un blocco temporaneo e non permanente, in quanto la riforma previdenziale aveva una visione di lungo termine”. L’ex ministro ha, poi, ricordato che “dopo la mia insistenza ottenni dal presidente Monti che una parte molto ampia dei pensionati a basso reddito fosse esentata”.
Salvini: “Andrebbe esiliata”
Mentre l’ex titolare del dicastero di via Vittorio Veneto polemizza con chi, a suo tempo, aveva sostenuto il provvedimento criticandolo oggi, un nuovo attacco arriva dalla Lega Nord, per bocca del segretario nazionale del partito Matteo Salvini.
“La metterei sul primo barcone per mandarla in qualunque posto lontano dall’Italia” commenta Salvini alla trasmissione di Radio 24 La Zanzara aggiungendo che “in un paese civile sarebbe esiliata coi danni che ha fatto”. “Invece di chiedere scusa per i danni fatti e ritirarsi a una vita di studio continua a pontificare” ha continuato il leader del Carroccio, che ha concluso “in un paese normale non pontificherebbe coi disastri che ha fatto. Dovrebbe chiedere scusa cosa che non ha ancora fatto”.