Come sappiamo le elezioni inglesi, comprese le ultime, sono da sempre con il sistema uninominale, in cui non conta solo il numero di voti, ma soprattutto dove questi voti vengono distribuiti. Distribuzione che può essere efficiente o inefficiente. Ed è questo che ha determinato l’esito inatteso delle elezioni del 7 maggio
Nelle prime due infografiche vediamo il rapporto tra il vantaggio conseguito da conservatori e laburisti nel 2010 e l’aumento delle loro percentuali di voto nel 2015. In parole povere, si può osservare dove i partiti sono avanzati di più, nei collegi che avevano vinto con largo vantaggio o in quelli marginali.
Ed emerge qui il fattore che ha favorito l’inaspettata vittoria dei conservatori nelle elezioni inglesi. A dispetto di un aumento nazionale mediocre, dello 0,8%, contro l’1,4% dei laburisti, i maggiori incrementi sono stati proprio nei collegi ce i conservatori avevano vinto di misura nel 2010, e che erano il primo target dei laburisti, con aumenti anche del 5%.
In questo modo è stato quasi impossibile per i principali avversari strappare seggi marginali. Minori i guadagni in altri collegi dove tuttavia il vantaggio era più sicuro e dove ci si è permessi anche di perdere qualche punto.
Al contrario i laburisti hanno messo a segno anche importanti guadagni, ma in collegi che già detenevano con largo margine, perdendo così non solo quasi tutti i seggi scozzesi, ma addirittura alcuni inglesi a vantaggio dei conservatori.
L’inefficiente distribuzione del voto è più visibile nelle altre due infografiche, che dividono i collegi per margine di vantaggio e per vincitore.
Vediamo poi nelle percentuali il guadagno mediano dal 2010 al 2015 prima dei conservatori e poi dei laburisti.
I conservatori in media salgono del 4,2% nei seggi più marginali che devono difendere, e solo nel 1,1% in quelli marginali laburisti. Inoltre aumentano del 2,2% quelli in cui i libdem avevano un vantaggio medio del 5%, conquistandone molti. Perdono consenso invece in seggi laburisti in cui erano in grande svantaggio, in cui hanno preferito non sprecare risorse per fare propaganda.
Al contrario i laburisti mettono a segno progressioni del 4% e più in collegi in cui già vincevano e di molto e in cui non vi era necessità di aumentare i voti. In compenso non riescono a mettere a segno progressi decisivi nei seggi posseduti dai conservatori, anzi, sono inferiori a quelli conseguiti da questi ultimi.
Finora la palma della distribuzione efficiente del voto era sempre detenuta ai laburisti, che per esempio nel 2005 con il 35% dei voti avevano avuto una comoda maggioranza, vincendo in modo mirato nei collegi, ma oggi a quanto pare sono stati i guru del partito conservatore ad azzeccare il modo più efficiente per vincere le elezioni inglesi